Filicudi: furto di monili nella Chiesa Maria SS. del Carmelo, denunciato un ventenne

Due collane, tre anelli e quattro paia di orecchini: questo il bottino di un furto avvenuto lo scorso 22 agosto ai danni della Chiesa di Maria SS del Carmelo nella piccola isola di Filicudi, dove erano stati anticamente donati dai fedeli, come ex voto.

A distanza di poche settimane,  i militari della Stazione Carabinieri di Filicudi, a conclusione di  una intensa attività info-investigativa che ha interessato anche  l’isola di Lipari e la città di Milazzo, hanno denunciato in stato di libertà un ventenne per il reato di ricettazione.

Le indagini del caso, coordinate dai militari della locale Stazione, hanno coinvolto  i presidi dell’Arma presenti sia nell’arcipelago eoliano che a Milazzo, al fine di accertare l’eventuale versamento dei monili rubati presso i compro oro presenti nei rispettivi territori di competenza.

Un’intuizione efficace, visto il riscontro positivo. Infatti nella mattinata del 2 settembre è stata rinvenuta una prima porzione di refurtiva grazie ai militari della Stazione di Lipari che presso un compro oro  hanno rinvenuto un anello e tre orecchini, provento del predetto furto, che erano stati deliberatamente ed abilmente danneggiati al fine di renderne difficoltoso il riconoscimento e per i quali era stato ricevuto un “corrispettivo” di circa € 30,00.

Questo però non ha fermato la ricerca da parte dei Carabinieri di Filicudi che il 5 settembre successivo, d’intesa con i militari della Stazione di Milazzo, hanno accertato che il precedente 1 settembre altri monili in oro, nello specifico cinque orecchini e due anelli, perfettamente combacianti con quelli oggetto di ricerca, erano stati versati presso un compro oro di Milazzo, questa volta in perfette condizioni, a fronte di un “corrispettivo” di € 200,00.

Recuperati i gioielli, sono stati riconsegnati a Padre Giuseppe La Rosa, che da circa un anno officia le funzioni presso la Chiesa di Alicudi, il quale ha riconosciuto tutti i monili senza alcun’ombra di dubbio.

A quel punto è stato semplice per i carabinieri identificare gli autori del reato, proprio in merito all’obbligo per i titolari di dette attività di registrare i documenti di coloro che “cedono” oro in cambio di danaro, ed è pertanto scattata una denuncia penale per il reato di ricettazione (art. 648 c.p.) un ventenne di Lipari, già noto alle Forze dell’Ordine.

Gli oggetti recuperati sono stati quindi sottoposti a sequestro e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della restituzione agli aventi diritto.

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