Ospedale Piemonte, nulla di fatto. L’assessore Gucciardi “nessuna chiusura”, Vullo “senza risorse sarà inevitabile”

Una riunione attesa, quella che si è tenuta stamattina in Prefettura sulla delicata questione dell’Ospedale Piemonte. Il futuro del pronto soccorso resta appeso ad un filo, nonostante le rassicuranti parole dell’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi, assecondato dai colleghi di partito, i deputati regionali del Pd Filippo Panarello e Pippo Laccoto, a Palazzo del Governo con i colleghi Picciolo, Formica, Germanà, Rinaldi, Greco che puntano sull’Ircss Neurolesi. Presenti anche il sindaco Accorinti, il presidente Ardizzone,  D’Alia, più propensi alla gestione Asp, mentre restano fortemente critici e delusi dall’incontro la deputata Zafarana e D’Uva.
Michele Vullo, il dg dell’azienda ha ribadito che in assenza di nuove direttive e di nuovi stanziamenti, la chiusura  è un atto obbligato, perché la resa del servizio potrebbe mettere in discussione la salute degli utenti, dunque la proroga al 30 settembre per la chiusura del Pronto Soccorso, potrebbe essere l’ultima.

Tuona anche oggi  Marcello Minasi, magistrato in pensioneleader del Comitato Salvare l’ospedale Piemonte, che  ha annunciato anche in questa occasione di essere pronto a portare in Procura gli incartamenti che proverebbero un’anomala dispersione di ben 12 milioni di euro.

“Se il Governo Regionale decide di non salvare questo fondamentale presidio, lo fa certamente per motivazioni ancora sconosciute – dichiarano iPortaVoce del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva e Valentina Zafarana – Stamattina sarebbe stato il momento giusto per rendere chiare strategie e soluzioni, eppure siamo ancora fermi alle parole”.

La deputata regionale ha voluto porre l’accento sulla spesa sanitaria chiedendo che venga rilasciato il resoconto della spesa globale per tutti i presidi provinciali.  “Noi riteniamo che l’allocazione delle risorse sia una scelta tutta politica – ha tuonato la Zafarana – ed il decreto Balduzzi non ci impone la chiusura dell’Ospedale Piemonte. Tra gli impegni dell’Assessore c’è quello di voler chiedere deroga al Ministero per affidare il Pronto Soccorso all’Irccs, ma ci chiediamo dove verranno presi i soldi. Con quale logica si può affermare che ci sono i fondi per l’Ircss ma  per l’azienda ospedaliera Papardo-Piemonte no? Dopo l’incontro di oggi, vien da pensare che tutto sia stato già deciso a discapito dell’offerta sanitaria sul territorio”.

Anche il Magnifico Rettore, presente all’incontro , ha sostenuto che la chiusura dell’Ospedale provocherebbe danni irreparabili al sistema sanitario cittadino, in quanto l’Ospedale Policlinico non sarebbe in grado di assorbirne l’utenza.

 

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