Messina sulle rotte di Lepanto: si costituisce la rete di cooperazione culturale ”Lepanto per l’incontro euro-mediterraneo”

Nascerà nel weekend a Lepanto (Grecia), in occasione del 444° anniversario della battaglia di Lepanto, la rete di cooperazione culturale “Lepanto per l’incontro Euro-Mediterraneo”. Le manifestazioni internazionali inizieranno stasera, venerdì 9, e si concluderanno nella tarda mattinata di domenica 11.

Domani, sabato 10, alle ore 12 è prevista una conferenza stampa e la firma dell’accordo nella Torre Botsari.

Artefice dell’evento l’Associazione Aurora di Messina, in sinergia con la Società Marco Polo di Venezia e il Comune di Lepanto, che hanno curato la stesura del documento e l’attività di coordinamento europeo.

Le Amministrazioni comunali partecipanti saranno Gaeta, Marino Laziale, Toledo(Spagna), Regensburg (Germania), Tenerife (Isole Canarie) e Nafpaktos (Lepanto).

All’incontro prenderà parte l’on. Francesco Forgione, direttore generale della Fondazione Federico II, espressione culturale dell’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta dall’on. Giovanni Ardizzone.

Messina, per aver ospitato nel suo porto nel 1571 la grande Flotta posta sotto il comando di Don Giovanni d’Austria, sarà rappresentata a Lepanto da Enzo Caruso e Fortunato Manti, referenti dell’Associazione Aurora, accompagnati dal giornalista Domenico Interdonato. L’accordo prevede la creazione di un calendario virtuale degli eventi promossi in Italia e in Europa che, nel ricordare l’epico scontro della Battaglia di Lepanto, si prefiggono di creare itinerari turistico-culturali e occasioni di incontro tra i popoli dell’area mediterranea accomunati dalla stessa storia, con l’obiettivo trasversale di promuovere le varie città come luogo storico dell’incontro e crocevia di popoli e culture.

Lepanto rappresenta oggi un cluster di eccellenza per dare impulso ad una diplomazia culturale, con una serie di iniziative, eventi bilaterali e multilaterali atte a sostenere e rafforzare la cultura euro-mediterranea. In quest’ottica Lepanto diviene quindi un potenziale crocevia e hub internazionale di tutte le comunità etniche, linguistiche e religiose dell’Europa e del Mediterraneo.

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