Sfiducia: arriva la mozione di Russo, Scuderi, Sindoni e Zuccarello

Un lavoro trasversale quello messo in campo dai consiglieri Antonella Russo, Santi Daniele Zuccarello, Nora Scuderi e Donatella Sindoni. I quattro si sono recati presso gli uffici del notaio Fabio Tierno per depositare una mozione di sfiducia che, solo dopo aver trovato altre 12 firme potrà essere presentata al segretario generale ed essere messa in discussione dai membri dell’assise comunale. Un gesto ad effetto che, stando a quanto sostenuto dai quattro, è la dimostrazione di voler passare dalle parole ai fatti. Niente più proclami a mezzo social: è tempo di agire!

Così il documento, che rimarrà sulla scrivania del pubblico ufficiale per un mese, potrà essere sposato da altri colleghi: del resto, escluse le fedelissime Fenech e Risitano, sono ben 38 i consiglieri che non vedono l’ora di mettere fine all’esperienza accorintiana, stando alle parole pronunciate dentro e fuori dall’aula in mille occasioni.Quindi, pallottoliere alla mano, la fine dell’era Accorinti dovrebbe essere vicina. Ma si sa, la matematica non è un’opinione e c’è sempre un “però”che blocca la condivisione trasversale di questo o quel documento. Nella fattispecie, quando un mese fa fu Piero Adamo insieme al gruppo “Vento dello Stretto” a parlare di sfiducia, alcuni eletti al consiglio comunale si indignarono per il mancato coinvolgimento delle forze che siedono tra gli scranni dell’aula e accusarono l’avvocato di FdI di personalismo. E non se ne fece nulla.

Da par loro, “ci mettono la faccia” i quattro che hanno annunciato la mozione, all’indomani della fallimentare esperienza tesa a fronteggiare l’emergenza idrica. Schierati a far fronte comune sono la crocettiana Nora Scuderi, l’avvocato Antonella Russo e l’asse Sindoni-Zuccarello.

In realtà i fatti di questi ultimi giorni sono solo un casus belli perché alla base delle ragioni ci sono gli evidenti gap dell’esecutivo, colpevole di non avere un progetto di sviluppo che guardi al futuro, come evidenzia la consigliera de Il Megafono. I due fondatori di Missione Messina affermano si tratti di un’azione di responsabilità. Di certo è il primo passo nell’impervio e verosimilmente ancora lunghissimo percorso che porta alle prossime amministrative per le quali la campagna elettorale è, evidentemente, già cominciata, specie per chi a quella poltrona pensa con gola.

Daniele Zuccarello
Daniele Zuccarello

Sembra essere il caso del giovane consigliere democratico che, a guardar bene, c’è da giurare si senta pronto a concorrere per il titolo di prossimo primo cittadino. Intanto firma la sfiducia, consapevole del fatto che, da sé, quest’azione gli varrà qualche voto in più di certo.

Insomma, dopo questa azione si avvicina la fine dell’esperienza del “sindaco scalzo” o invece “l‘hanno fatto perché sanno che è impossibile“?

(@Eleonora.Urzì)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it