Tutela per il figlio di Gratteri dopo la ‘visita’ di finti agenti incappucciati

E’ stato messo sotto tutela il figlio del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, protagonista, suo malgrado, di un episodio dai contorni ancora misteriosi ma che viene affrontato con la massima attenzione dalle forze dell’ordine.

La decisione, secondo quanto si è appreso, è stata presa in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dopo che due persone incappucciate hanno suonato al campanello dell’edificio in cui abita a Messina.

Nei giorni scorsi, infatti, due persone hanno citofonato alla casa messinese del giovane Gratteri spacciandosi per poliziotti. Poco dopo il figlio del procuratore ha notato due persone incappucciate che scendevano le scale dal piano di sopra a quello in cui abita.

Sull’episodio indaga la procura di Messina che non scarta alcuna ipotesi, sebbene più di un elemento indichi la matrice mafiosa e intimidatoria dell’episodio. A investigatori ed inquirenti non è sfuggito che quegli uomini sapessero esattamente dove suonare nonostante – per ovvie motivazioni – il domicilio del ragazzo sia un’informazione strettamente riservata.

Gratteri è da anni sotto scorta per le tante minacce ricevute nel corso della sua attività di magistrato impegnato nella lotta alla ‘ndrangheta, ai traffici internazionali di droga, ed ai rapporti con i cosiddetti colletti bianchi.

LA SOLIDARIETA’ DEL MONDO POLITICO

I parlamentari 5 stelle hanno presentato alla Camera un’interrogazione al ministro dell’Interno sul recente episodio che ha riguardato il figlio del magistrato chiedendo conto delle misure di sicurezza nei confronti dell’intera famiglia. Per Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Laura Ferrara, parlamentare Ue dei 5 stelle, “nulla va sottovalutato, quando c’è di mezzo l’impegno vero contro la criminalità organizzata”. “Il dottor Gratteri – sostengono i parlamentari 5 stelle – è tra i magistrati più esposti e impegnati contro la ‘ndrangheta. Il recente episodio capitato a suo figlio è di estrema gravità, perché ha le caratteristiche di un segnale, pericoloso e perfino macabro”.

“Nessun metodo intimorirà l’azione di un magistrato coraggioso e serio come Nicola Gratteri, un uomo da anni impegnato in prima linea contro la criminalità. Quello che è successo a Messina, al figlio del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, lede però il rispetto che è dovuto alle famiglie di questi giudici e colpisce la serenità di un ragazzo che studia e al quale va tutta la mia solidarietà. Sono convinto che gli inquirenti e le forze dell’ordine presto faranno luce sullo spregevole episodio”.  Lo afferma il presidente della Bicamerale per le questioni regionali, il parlamentare messinese Gianpiero D’Alia.

“Esprimo solidarietà al procuratore antimafia di Reggio Calabria, Nicola Gratteri per l’atto intimidatorio subito da suo figlio”. Così il deputato di Area Popolare Vincenzo Garofalo. “Mi auguro che si riescano ad identificare in tempi brevi gli autori del vile gesto, ancor più vile perché ha come destinatario il figlio del magistrato. Gesti come questi non distoglieranno Gratteri che continuerà ad andare avanti nel suo lavoro con la determinazione che lo contraddistingue”.

“Il grave episodio di intimidazione perpetrato nei giorni scorsi ai danni del figlio di Nicola Gratteri, uno dei magistrati più esposti sul fronte della lotta alla ‘ndrangheta, dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il grado di pervasività e pericolosità della criminalità calabrese”, ha commentato la deputata del Pd Enza Bruno Bossio.

“Solidarietà al procuratore antimafia Nicola Gratteri e alla sua famiglia per la gravissima intimidazione mafiosa fatta ai loro danni. L’Italia è in debito con Gratteri per le sue coraggiose inchieste contro la ‘ndrangheta e il traffico di stupefacenti. A lui tutta la nostra vicinanza”, ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“Il lavoro di Gratteri è un esempio di dedizione nel contrasto alla ndrangheta e al traffico di stupefacenti, nel tentativo di sradicare queste piaghe dal nostro paese. nel ribadirgli tutta la mia stima sono certa che continuerà  a svolgere con coraggio ed abnegazione il suo compito”, afferma in una nota Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera.

 

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