Anticorruzione: il Comune non rispetta i criteri di trasparenza. Presentata un’istanza all’ANAC

Una segnalazione inviata all’autorità Anticorruzione per denunciare la mancata pubblicazione dei rilievi degli organi di controllo interno da parte del Comune di Messina. La segnalazione n.2345 del 17 gennaio scorso, arriva come ultimo step di una serie di istanze presentate per attingere ai dati che, per amore di trasparenza, dovrebbero essere accessibili a tutti.

A spiegare come si sono svolti i fatti è la dottoressa Laura Strano,funzionario della Pubblica Amministrazione locale e Dirigente Sindacale provinciale, nonché ideatrice e l’amministratrice del gruppo facebook Trasparenza Siti Web della Pubblica Amministrazione, che conta oltre 4400 membri. Già mesi orsono “ho inoltrato istanza di accesso civico al Comune di Messina chiedendo al Responsabile della Trasparenza la doverosa pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di Messina, di alcuni atti che l’Amministrazione, in base alla normativa vigente, ha l’obbligo di pubblicare e che alla data della richiesta non erano pubblicati”, racconta.

“Il Comune ha l’obbligo di pubblicare on-line i dati, i documenti e le informazioni previste dal dlgs 33/2013 , non solo per adempiere ad obblighi formali di trasparenza ma per consentire la partecipazione informata dal basso dei cittadini al governo dell’Ente anche mediante proposte, o manifestazioni di dissenso che per essere credibili devono fondarsi su dati e informazioni certe”, mette nero su bianco la funzionaria.

A fronte della condizione attuale dell’Ente messinese, della situazione di predissesto che lo caratterizza e, ovviamente, condiziona, della mancata approvazione del previsionale 2015, e le numerose rimodulazioni del piano di riequilibrio decennale mai il piano di riequilibrio finanziario decennale , secondo la scrivente, poter “visionare on-line gli atti di controllo, di leggerli, commentarli, e farsi una propria opinione in merito alla effettiva gestione finanziaria dell’Ente, attingendo direttamente alle fonti informative primarie”, oltre ad essere legittimo, diventa quantomeno necessario.

“Spesso leggiamo che anche di politici locali, consiglieri comunali ad esempio, che richiedono atti che dovrebbero già essere disponibili on-line e lamentano di non potere svolgere adeguatamente il proprio ruolo per carenza di informazioni.

Né è pensabile che un cittadino possa assumersi l’onere di controllare giornalmente l’albo pretorio on-line per verificare se qualcuno di questi atti sia ad esempio come nel caso dei rilievi l’allegato di qualche deliberazione o determinazione dell’Ente pubblicata all’albo.

Gli atti, le informazioni e i documenti previsti dal decreto 33/2013  devono essere pubblicati in Amministrazione Trasparente e devono rimanere disponibili per 5 anni”, prosegue la Strano.

Atti che non solo devono essere pubblicati ma devono essere accessibile a tutti. E quando diciamo tutti, intendiamo dire che il formato deve essere adeguato ad ogni esigenza, comprese quelle -ad esempio- di un non vedente che, da casa propria, deve poterne fruire. Dunque non è certo la semplice scansione (spesso malfatta) di un documento ad essere sufficiente.

La competenza di pubblicazione di questi atti è del cosiddetto Responsabile della Trasparenza che, neanche a dirlo, per il nostro Comune è il plenipotenziario Segretario Generale Antonio Le Donne che, il 14 dicembre scorso “ha risposto all’ istanza”, come la funzionaria precisa.

“In riscontro alla Sua PEC datata 20 novembre 2015 si comunica di seguito il link relativo alla richiesta di cui in oggetto. http://www.comune.messina.it/amministrazione-trasparente/controlli-e-rilievi-sull-amministrazione/rilievi-corte-dei-conti/

Cordiali Saluti”

“Come è possibile visionare a seguito della richiesta sono state pubblicate ancora le sole ordinanze della Corte dei Conti; Il dott. Le Donne ha pertanto adempiuto parzialmente a quanto richiesto, in quanto non ha ancora pubblicato i verbali degli organi di controllo interno, e cioè innanzitutto i verbali dei Revisori dei Conti”, continua la dottoressa Strano che affida la narrazione dei fatti al blog opendatasicilia.

Continua il botta e risposta tra la funzionaria e il city manager: “in data 21 dicembre ho quindi reiterato l’istanza al titolare del potere sostitutivo che di norma è un organo gerarchicamente superiore, ma al Comune di Messina,   è sempre il dott. Le Donne, chiedendo la pubblicazione dei rilievi non recepiti degli organi di controllo interno, degli organi di revisione amministrativa e contabile dal 2013 alla data odierna”. Nonostante viga l’obbligo dei 15 giorni per fornire una risposta, questa, ad ora, non sarebbe giunta e così è stata inviata una segnalazione all’ANAC.

Perchè agire in tal senso, adottando una controffensiva così forte?

E’ direttamente la dottoressa Strano a chiarirlo: “Per dovere civico, per informarsi ed informare e non rischiare di rimanere condannati alla perenne opacità, e perché non mi stancherò mai di dirlo: la trasparenza è una questione di sopravvivenza”. E pensare che lo sosteneva anche il sindaco fino a quando era “solo” Renato.

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