Giro d’Italia 2016 – Tappa a Wellens – Dumoulin sempre più rosa. Nibali perde qualche posizione- Lo Squalo:” L’ammiraglia ha sbagliato tutto”

Tim Wellens stavolta non sbaglia nulla. Il belga trova l’azione giusta al momento giusto per imporsi in solitaria nella sesta tappa del Giro d’Italia 2016, primo arrivo in salita a Roccaraso. Partito in contrattacco dopo il primo GPM di giornata, il corridore della Lotto Soudal stacca i suoi compagni di avventura sulla salita conclusiva riuscendo poi a resistere al ritorno del gruppo. Secondo posto per un pimpante Jakob Fuglsang (Astana), che regola un gruppetto di cinque contrattaccanti, fra i quali la maglia rosa Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), abile nello scattare nel finale e guadagnare secondi importanti su buona parte dei suoi rivali.

Sin dal chilometro zero si registrano i primi tentativi. Non appena la bandierina viene abbasata si muove Artem Ovechkin (Gazprom – Rusvelo), seguito da Giacomo Berlato (NIPPO – Fantini), Przemyslaw Niemiec (Lampre – Merida), Marco Coledan (Trek – Segafredo) e Daniel Martinez (Wilier – Southeast). I cinque guadagnano qualche secondo, ma il loro tentativo ha vita breve in quanto il gruppo rientra rapidamente. Dopo dieci chilometri di continui attacchi, con Damiano Cunego (NIPPO – Fantini) molto attivo, riescono a partire Alexandr Kolobnev (Gazprom – Rusvelo), Alessandro Bisolti(NIPPO – Fantini) ed Eugert Zhupa (Wilier – Southeast), ai quali il gruppo concede rapidamente spazio. Il terzetto acquisisce un vantaggio massimo di 6’52” al chilometro 42, ma la Giant – Alpecin non sembra intenzionata a concedere molto spazio, recuperando terreno quando la strada inizia a salire verso il GPM di Bocca della Selva.


In cima alla salita cambiano drasticamente le condizioni meteorologiche, con i corridori che ritrovano la pioggia, che aveva precedentemente caratterizzato il ritrovo di partenza. Per non prendere rischi, in una discesa molto pericolosa, i fuggitivi rallentano l’andatura e Zhupa si trova solo al comando, mentre dietro la Movistar prende in mano le operazioni, provocando un’inaspettata selezione in gruppo. Quando la strada torna pianeggiante, la situazione sembra destinata a rimescolarsi poiché il battistrada, sul quale rientrerà poco dopo Bisolti, ha poco più di 50 secondi di vantaggio. Gli spagnoli, tuttavia, non hanno l’intenzione di insistere nella loro azione, spostandosi dalla testa del gruppo, favorendo il rientro degli attardati.
Rapidamente, il vantaggio di Zhupa e Bisolti torna a crescere, mentre al loro inseguimento si lanciano Tim Wellens, Pim Ligthart (Lotto Soudal) eLaurent Didier (Trek – Segafredo), mentre il gruppo, salvo un timido tentativo di reazione della Lampre – Merida, si disinteressa della fuga. A poco più di cinquanta chilometri dall’arrivo si forma un quintetto al comando, mentre la Giant – Alpecin, tornata a scandire il ritmo, non vuole chiudere sui battistrada. Nel fondovalle verso l’inizio della salita di Roccaraso la corsa scorre via tranquilla, salvo una caduta senza gravi conseguenze per Valerio Agnoli (Astana) e Aleksey Tcatevich (Katusha).
A 35 chilometri dall’arrivo, con il vantaggio del quintetto superiore ai 9 minuti, la Orica GreenEDGE si mette a scandire il passo, iniziando a ridurre il distacco. Il ritmo in gruppo aumenta e con esso il nervosismo e a farne le spese sono Francesco Manuel Bongiorno, Sonny Colbrelli (Bardiani – CSF) eMatteo Tosatto (Tinkoff), finiti a terra senza gravi conseguenze, mentre i velocisti Marcel Kittel (Etixx – QuickStep) ed Elia Viviani (Team Sky) si lasciano sfilare pensando alla volata di domani.
All’imbocco della salita conclusiva salta l’accordo tra i fuggitivi e, dopo qualche scatto e controscatto, Wellens riesce a fare la differenza staccando tutti, mentre alle loro spalle è la Astana a prendere in mano le operazioni, con Valerio Agnoli e Davide Malacarne che impongono un importante cambio di ritmo. Al termine del loro lavoro c’è lo scatto di Jakob Fuglsang, al cui inseguimento si lanciano David Lopez Garcia (Team Sky) e Kanstantin Siutsou(Dimension Data). Solo il bielorusso, tuttavia, riesce a riportarsi sul danese che, nel frattempo, aveva ripreso e superato Ligthart. I due guadagnano una quarantina di secondi nei confronti del gruppo, condotto da Tobias Ludvigsson (Giant – Alpecin), trovando un buon accordo visto il comune interesse di una possibile Maglia Rosa. Ad infrangere i loro sogni ci pensa la Movistar, che si mette improvissamente in testa al gruppo a tirare, con un cambio di ritmo notevole. La formazione spagnola sfilaccia il plotone che inizia a perdere molte unità.
Mentre Wellens si invola sempre più solitario verso il traguardo, con i suoi ex compagni di avventura impegnati in un’effimera lotta per un piazzamento, a quattro chilometri dalla conclusione Vincenzo Nibali prova a sua volta ad attaccare, per quella che sembra una tattica ben preparata dalla Astana. L’azione del siciliano tuttavia ha vita molto breve, con la Sky che lo va a riprendere senza troppe difficoltà, complice anche una strada che spiana fino quasi a scendere. Nel momento in cui la formazione britannica riporta all’ordine il siciliano, la progressione giusta la trova Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), che schizza via con grande prontezza, la stessa che hanno Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale) e Ilnur Zakarin (Katusha) a non lasciarsi sfuggire l’occasione. Nessuno in gruppo sembra prendere le cose in mano e il terzetto, dopo un attimo di esitazione, trova un buon accordo per proseguire la propria azione, rilanciando ulteriormente. Colmati rapidamente quella dozzina di secondi ormai rimasti a separarli da Fuglsang e Sivtsov, che nel frattempo avevano ripreso e staccato tutti i fuggitivi ad eccezione dell’intoccabile Wellens, la Maglia Rosa e i suoi compagni di avventura continuano a spingere forte sui pedali, consapevoli di poter guadagnare secondi importanti sui rivali, rimasti troppo a guardarsi troppo a lungo.
A passare per primo sul traguardo è dunque Tim Wellens, che festeggia sollevando al cielo la sua bici, seguito da Fuglsang, che toglie secondi di abbuono a Dumoulin, quarto dietro anche a Zakarin. Con loro un pimpante Domenico Pozzovivo e Sivtsov, mentre il gruppo dei migliori arriva molto sfilacciato, regolato da Esteban Chaves (OricaGreenEDGE), che nel finale prende le cose in mano per cercare di limitare il più possibile i danni. Abbastanza passivi i tre grandi sfidanti, Alejandro Valverde (Movistar), Mikel Landa (Sky) e Vincenzo Nibali (Astana), che accusano qualche ulteriore secondo di ritardo.

 

ORDINE DI ARRIVO

Nome Naz. Team Età Tempo
1 Tim WELLENS BEL LTS 25 4:40:05
2 Jakob FUGLSANG DEN AST 31 +1:19
3 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +1:19
4 Tom DUMOULIN NED TGA 26 +1:22
5 Kanstantsin SIUTSOU BLR DDD 34 +1:24
6 Domenico POZZOVIVO ITA ALM 34 +1:24
7 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +1:29
8 Rigoberto URAN URAN COL CPT 29 +1:33
9 Rafal MAJKA POL TNK 27 +1:33
10 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +1:36
11 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 +1:36
12 Sergey FIRSANOV RUS GAZ 34 +1:39
13 Bob JUNGELS LUX EQS 24 +1:41
14 Mikel LANDA MEANA ESP SKY 27 +1:43
15 Ryder HESJEDAL CAN TFS 36 +1:43
16 Igor ANTON HERNANDEZ ESP DDD 33 +1:43
17 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +1:43
18 Michele SCARPONI ITA AST 37 +1:43
19 Diego ULISSI ITA LAM 27 +1:43
20 Andrey AMADOR BIKKAZAKOVA CRC MOV 30 +1:43

CLASSIFICA GENERALE

Nome Naz. Team Età Tempo
1 Tom DUMOULIN NED TGA 26 24:22:15
2 Jakob FUGLSANG DEN AST 31 +26
3 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +28
4 Bob JUNGELS LUX EQS 24 +35
5 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 +38
6 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +41
7 Diego ULISSI ITA LAM 27 +41
8 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +44
9 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +47
10 Kanstantsin SIUTSOU BLR DDD 34 +49
11 Rigoberto URAN URAN COL CPT 29 +51
12 Rafal MAJKA POL TNK 27 +56
13 Domenico POZZOVIVO ITA ALM 34 +56
14 Rein TAARAMAE EST KAT 29 +1:06
15 Mikel LANDA MEANA ESP SKY 27 +1:08
16 Andrey AMADOR BIKKAZAKOVA CRC MOV 30 +1:11
17 Michele SCARPONI ITA AST 37 +1:13
18 Sergey FIRSANOV RUS GAZ 34 +1:14
19 Nicolas ROCHE IRL SKY 32 +1:15
20 Stefano PIRAZZI ITA BAR 29 +1:21
Da Spazio Ciclismo

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