Giro d’Italia 2016. Ulissi doppietta. Classifica invariata. Jungels in rosa

Altro che volata al Giro d’Italia 2016. Il frastagliato finale della undicesima tappa ha visto imporsi Diego Ulissi, capace di imporsi davanti ad Andrey Amador e Bob Jungels, ripresi sull’ultimo strappo del giorno per poi regolarli in una volata ristretta. Prova straordinaria della Maglia Rosa, capace di ricucire in prima persona gli attacchi, tra cui quello di Vincenzo Nibali (Astana), Alejandro Valverde (Movistar) e Esteban Chaves (Orica GreenEDGE), per poi rilanciare e cercare di fare ancor più differenza sui rivali. Il lussemburghese conserva dunque la sua leadership nella corsa, guadagnando ulteriori 17 secondi su quasi tutti i suoi rivali, con il solo rivale della Movistar che si avvicina grazie ai due secondi di abbuono sul traguardo.

Tappa di difficile interpretazione, che si apre su ritmi elevatissimi. Dopo una manciata di chilometri dal via si sgancia un drappello con Manuel Quinziato(BMC), Moreno Moser (Cannondale), Leigh Howard, Roger Kluge (IAM Cycling), Giacomo Berlato (NIPPO – Fantini), Eugert Zhupa, Filippo Pozzato(Wilier – Southeast), Anton Vorobyev (Katusha) e Manuele Boaro (Tinkoff). Il gruppo non concede molto spazio, con Lampre – Merida e Bardiani – CSFche si impegnano a fondo per chiudere. Per quasi un’ora i due drappelli si inseguono a velocità sostenuta, tanto che la media della prima ora supera i 51 km/h, fino al ricongiungimento al chilometro 53.
La situazione non si placa e si continua a viaggiare a scatti e controscatti, fino a che Liam Bertazzo (Wilier – Southeast), Anton Vorobyev (Katusha) eVegard Stake Laengen (IAM Cycling) non riescono ad andar via. I tre guadagnano rapidamente terreno, poiché il gruppo decide di rialzarsi, concedendo un massimo di 10’24”. La corsa, dopo un’ora e mezzo a tutta, si stabilizza, salvo l’annuncio del ritiro di Tom Dumoulin (Giant – Alpecin) che decide di fermarsi in zona rifornimento.

Con il pasare dei chilometri il ritmo, inevitabilmente, aumenta in gruppo con la Trek – Segafredo e la Lampre – Merida che decidono di prendere in mano le operazioni, iniziando ad erodere il distacco. Con loro si muovono anche gli uomini della Gazprom – Rusvelo e, a 28 chilometri dall’arrivo, il margine dei battistrada è davvero esiguo. Qui, tuttavia, una caduta spezza il gruppo e due uomini di classifica importanti come Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale) e Jakob Fuglsang (Astana) si trovano costretti ad inseguire, in una fase in cui la Etixx – QuickStep è a tutta davanti per posizionare al meglio la maglia rosa. Il ritmo cresce ulteriormente in vista della Forcella Mostaccin, dove i fuggitivi sono costretti ad arrendersi malgrado una nuova accelerazione di Laengen. Primo ad evadere dal gruppo è Carlos Betancur (Movistar), che prova a saggiare la gamba dei rivali, mentre in testa al gruppo si porta Damiano Cunego (NIPPO-Fantini), che sfoltisce notevolmente un gruppo che esplode definitivamente quando a portarsi in testa è Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo). L’azione del neerlandese è poderosa, tanto che il fuggitivo viene rapidamente ripreso e staccato, mentre alla sua ruota restano solamente Vincenzo Nibali (Astana), Alejandro Valverde (Movistar), Esteban Chaves (OricaGreenEDGE), Rigoberto Uran, Bob Jungels (Etixx-QuickStep), Rafal Majka (Tinkoff), Ilnur Zakarin (Katusha) e Davide Formolo (Cannondale). A scollinare in testa alla corsa son dunque questi nove, ma la bagarre prosegue nella discesa, con Nibali che prova a sorprendere gli avversari. Alla ruota del siciliano si getta subito Valverde, che porta con sé Chaves. Grazie alle pennellate del capitano Astana il trio riesce a guadagnare qualche secondo, ma nella pianura che segue non si riesce a trovare un accordo, soprattutto a causa di un riluttante Valverde.
Nel tratto di salita successivo è Bob Jungels a riportare sotto gli altri uomini di classifica, che tirano il fiato per qualche istante. Breve, perché Andrey Amador (Movistar), rientrato nel frattempo, prova a cogliere tutti di sorpresa. Il costaricense guadagna qualche metro, ma su di lui si riporta la Maglia Rosa, che rilancia immediatamente raggiunto il rivale, abbastanza sorpreso dalla decisione. I due guadagnano rapidamente una dozzina di secondi sugli altri big, che non riescono a trovare un accordo per inseguire, tanto che su di loro rientrano una ventina di corridori, compresi alcuni dei velocisti più attesi, come Sacha Modolo (Lampre – Merida) e Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF). Assieme alla Orica GreenEDGE, son proprio queste le squadre che provano a ricucire nel tratto di pianura, ma davanti ci sono due ottimi cronoman e quel che possono fare è solamente di tenere il vantaggio stabile. Si torna così a salire, con Jungels che continua a dare cambi nettamente più lunghi di quelli di Amador. Appena la strada sale si muovono Diego Ulissi(Lampre-Merida) e nuovamente Betancur, ma solo il primo riesce a rientrare sulla testa della corsa.
Con Amador che sembra ancora incerto sul da farsi, Jungels trova nell’azzurro un importante alleato per rilanciare nuovamente una azione che sembra sempre più destinata a riuscire. L’italiano si porta subito davanti per collaborare, mentre dietro restano nuovamente da soli gli uomini di classifica, con Nibali che prova un nuovo timido allungo, nuovamente rintuzzato da Valverde, portandolo a desistere. Il ritmo dietro cala di conseguenza, regalando altri secondi preziosi al trio al comando, guidato ormai dal solo Jungels, che si disinteressa del successo parziale, preferendo cercare di guadagnare altro terreno sui rivali. Ulissi si prende la sua ruota, mentre Amador chiude il trenino, in quella che, sulla carta, è la posizione migliore. Una illusione per il corridore della Movistar, perché nel momento in cui Ulissi parte non ce n’è per nessuno. Amador è costretto al secondo posto, rosicchiando due piccoli secondi a Jungels, che chiude il podio di giornata con il sorriso. 13 secondi più dietro giunge il gruppo, regolato da Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) suSonny Colbrelli (Bardiani-CSF) e Sacha Modolo (Lampre-Merida).

ORDINE D’ARRIVO

Nome Naz. Team Età Tempo
1 Diego ULISSI ITA LAM 27 4:56:32
2 Andrey AMADOR BIKKAZAKOVA CRC MOV 30 +0
3 Bob JUNGELS LUX EQS 24 +0
4 Giacomo NIZZOLO ITA TFS 27 +13
5 Sonny COLBRELLI ITA BAR 26 +13
6 Matteo TRENTIN ITA EQS 27 +13
7 Sacha MODOLO ITA LAM 29 +13
8 Enrico BATTAGLIN ITA TLJ 27 +13
9 Tim WELLENS BEL LTS 25 +13
10 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +13
11 Ivan SAVITSKIY RUS GAZ 24 +13
12 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +13
13 Rigoberto URAN URAN COL CPT 29 +13
14 Rafal MAJKA POL TNK 27 +13
15 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 +13
16 Kanstantsin SIUTSOU BLR DDD 34 +13
17 Maxime MONFORT BEL LTS 33 +13
18 Sergey FIRSANOV RUS GAZ 34 +13
19 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +13
20 Valerio CONTI ITA LAM 23 +13
21 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +13
22 Ryder HESJEDAL CAN TFS 36 +13
23 Davide FORMOLO ITA CPT 24 +13
24 Rein TAARAMAE EST KAT 29 +13
25 Mikel NIEVE ITURALDE ESP SKY 32 +13

Classifica Generale

Nome Naz. Team Età Tempo
1 Bob JUNGELS LUX EQS 24 45:16:20
2 Andrey AMADOR BIKKAZAKOVA CRC MOV 30 +24
3 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +1:07
4 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 +1:07
5 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +1:09
6 Rafal MAJKA POL TNK 27 +2:01
7 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +2:25
8 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +2:43
9 Gianluca BRAMBILLA ITA EQS 29 +2:45
10 Diego ULISSI ITA LAM 27 +2:47
11 Rigoberto URAN URAN COL CPT 29 +3:12
12 Jakob FUGLSANG DEN AST 31 +3:39
13 Ryder HESJEDAL CAN TFS 36 +3:56
14 Domenico POZZOVIVO ITA ALM 34 +4:01
15 Stefano PIRAZZI ITA BAR 29 +4:27
16 Kanstantsin SIUTSOU BLR DDD 34 +4:33
17 Sergey FIRSANOV RUS GAZ 34 +4:59
18 Giovanni VISCONTI ITA MOV 33 +4:59
19 Davide FORMOLO ITA CPT 24 +5:49
20 Maxime MONFORT BEL LTS 33 +7:21
21 Tanel KANGERT EST AST 29 +9:42
22 Igor ANTON HERNANDEZ ESP DDD 33 +9:58
23 Matteo MONTAGUTI ITA ALM 32 +10:05
24 Hubert DUPONT FRA ALM 36 +12:52
25 Sebastian HENAO GOMEZ COL SKY 23 +13:31
27 +21:49
Da Spazio Ciclismo

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