Milazzo, estorsioni per i lavori a Ponente: in manette un pescatore

Ancora un arresto nell’ambito dell’indagine sulle estorsioni subite dalla ditta che stava ristrutturando il lungomare di Ponente di Milazzo. Il cerchio si è chiuso con l’arresto di Salvatore Venenziano, ventunenne, accusato di tentata estorsione aggravata e danneggiamento seguito da incendio il ventunenne.

Il milazzesegià noto alle forze dell’ordine è stato raggiunto questa mattina dai carabinieri della stazione di Milazzo, agli ordini del maresciallo Tommaso La Rosa, che hanno eseguito l’ordinanza emessa dal Gip Salvatore Pugliese su richiesta del Procuratore Emanuele Crescenti e del sostituto Federica Paiola.

Le indagini erano scattate nell’ottobre 2015, portando all’arresto di altre tre persone responsabili per un giro di racket, a cui apparteneva anche Veneziano che avrebbe messo in atto gran parte degli attentati incendiari ai macchinari ed ai mezzi delle imprese.

Per gl iinquirenti il goivane pescatore era il “braccio armato” del sistema del racket del Comune mamertino e dintorni, capace non solo di commettere gli attentati,  ma di fabbricarsi le bombe incendiarie.

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