Obbligo di dimora per Francantonio Genovese, “pressing” mediatico in attesa del Riesame

Per i giudici della Cassazione l’onorevole Francantonio Genovese potrebbe tornare a sedere in Paralmento, in attesa che il processo sui corsi d’oro vada avanti. La notizia risale allo scorso aprile, oggi però vengono rese pubbliche le motivazioni della seconda sezione penale della Cassazione, che ha dichiarato l’annullamento dell’obbligo di dimora a Messina per l’onorevole.

La Suprema Corte ha chiesto dunque al Tribunale del Riesame di Messina di tornare ad esaminare la richiesta avanzata dall’avvocato Favazzo, sulla quale i giudici messinesi non avrebbero motivato adeguatamente il pericolo di reiterazione del reato.

Genovese quindi potrà rientrare a Montecitorio, accolto nelle fila di Forza Italia, solo dopo una nuova pronuncia del Tribunale della Riesame, che deve ancora fissare l’udienza e che, avendo comque autonomia di giudizio, potrebbe nuovamente rigettare la richiesta della difesa, ribadendo la necessità dell’obbligo di dimora.

Il processo sui corsi di formazione che vede imputato l’ex sindaco di Messina, è ancora in pieno dibattimento dinanzi al giudice Silvana Grasso, che sta completando gli interrogatori dei testimoni.

Di certo non è stato il processo a fermare l’attività politica di Genovese, che dopo il suo ingresso in Forza Italia continua ad essere protagonista degli equilibri messinesi, come dimostra la fedeltà dei consiglieri comunali che, eletti a Palazzo Zanca nel Pd, lo hanno seguito a destra senza batter ciglio.

Diverse le intrerviste e le dichiarazioni, non ultime in merito all’operazione Matassa, che vede coinvolto l’ex consigliere comunale Paolo David, assistito dal suo stesso avvocato di fiducia Nino Favazzo.

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