Germanà (Ap) su formazione, “organizzare un albo professionale da cui attingere”

Lo spettro dell’ingovernabilità si aggira a Palazzo dei Normanni, dove sulla formazione ci sono state aspre prese di distanza, tanto che anche Ncd ha annunciato di non sostenere la maggioranza senza le opportune garanzie.

“Sono voluto intervenire in modo chiaro e preciso su un tema che rischia di innescare una vera e propria operazione di macelleria sociale. L’avviso 8 cagiona un danno enorme a quei lavoratori che rischiano di rimanere scoperti dall’occupazione di cui, ai sensi della legge 24, dovrebbero essere garantiti se contrattualizzati a tempo indeterminato”, così il deputato regionale Ncd, onorevole Nino Germanà, che stamani a Palazzo Zanca ha presentato il disegno di legge per intervenire sul comparto formazione.

“Il modo in cui è stato scritto il bando regionale consente al nuovo ente di non attingere all’albo già esistente ma si può, invece preferirgli il primo che passa dalla strada, facendo così venir meno, oltretutto, il requisito della professionalità che è essenziale, nonché rischiando di creare nuovo precariato. Questo-prosegue il deputato-è deleterio per i lavoratori che così restano, inaccettabilmente, privi di tutela”.

Il disegno di cui Germanà è primo firmatario, prevede l’istituzione di un albo professionale (sul modello di quello del settore scolastico) che annoveri i lavoratori disponibili e che diventi il contenitore dal quale gli enti esistenti abbiano l’obbligo di attingere.

“D’altra parte sarebbe opportuno che i fondi comunitari esistenti -ammontanti a circa una trentina di milioni di euro- venissero impiegati per il fondo di garanzia utile tanto agli inoccupati quanto ai licenziati senza giusta causa, oggi rimasti a spasso”, conclude.

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