Fiumi d’acqua potabile in centro città: l’Amam saprà gestire i servizi essenziali?

È potabile l’acqua che sgorga per le strade del centro città, proprio sotto il tribunale e l’Università. Dal tombino in via Cesare Battisti si riversano migliaia di litri di cristallina fonte, buona per lavarsi ma anche per bere: insomma tutto quello che manca di frequente in città e non lo dimostrano solo le emergenze dell’ultimo anno ma anche il numero sconcertante di cisterne che sovrastano i palazzi messinesi da decenni.imageÈ acqua, è potabile ed è sprecata perché per chiudere le condutture mica basta uno schiocco di dita. Eh no, ci vuole tempo. Così intanto l’area interessata inizia ad assomigliare ad una moderna Piazza Navona -almeno nell’accezione del passato in cui diventava location su terra per battaglie navali, trasformandosi in una mega piscina-. Sarebbe divertente se non fosse allucinante che all’Amam si intenda far passare la faccenda rifiuti quando, in questi mesi, non pare che l’azienda si sia dimostrata granché all’altezza neanche del compito che le è proprio: la gestione dell’acqua!
Questa è l’osservazione che muovono sui social alcuni dei consiglieri di quartiere accorsi sul posto per verificare quanto stava avvenendo. “Allagamento in pieno centro (da via Cesare Battisti a via La Farina). Dopo mezz’ora arriva l’AMAM e ancora devono staccare l’acqua. Pensate quando dovranno occuparsi pure dei rifiuti cosa succederà…
Nel frattempo lo sguardo dei turisti è tutto un programma”, scrive Daniele Travisano sul suo profilo Facebook. Gli fa eco il collega Francesco De Pasquale che instilla un ironico dubbio: “Chissà cosa faranno a breve quando dovranno gestire anche i rifiuti (o i rifiuti gestiranno l’acqua?!?!)”.image
Sul posto, oltre a tecnici e consiglieri, anche il Presidente dell’Amam, Leonardo Termini.
Arriva subito anche un commento di Daniela Faranda. La capogruppo Ncd in consiglio comunale, ricorda d’aver chiesto oltre un anno fa ai vertici dell’azienda di “operare un censimento serio e dettagliato circa i percorsi e le condizioni delle tubature idriche . Trovavo logico e propedeutico a controlli e manutenzioni ordinarie e straordinarie questo passaggio. Ad oggi non solo non è stato fatto nulla in tal senso ma si sono riproposte altre circostanze -dalla prima emergenza- che hanno cagionato danni all’intera collettività. Mi chiedo in tutta franchezza se si ritenga questo un modo di agire consapevole e se sia valutabile come buono il lavoro che la società sta facendo. La stessa società alla quale, mi preme ricordare, si vuole affidare, in più, anche la gestione dei rifiuti. Sè queste sono le premesse ho fortissimi dubbi circa la capacità dei vertici di questa azienda di garantire, le condizioni igienico sanitarie basilari in città”. Un fatto è certo: tanto spreco a fronte di un’altalena di siccità a cui assistiamo ormai con un’imbarazzante frequenza è un’offesa e irrita particolarmente chi, quotidianamente, deve centellinare la diretta che arriva nei propri rubinetti. Sì perché in alcune zone di Messina l’acqua non è mai un bene garantito.

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