Intimidazioni a Palazzo Zanca, dalla bomba carta alla testa di capretto. Il Sindaco: “gesto vile”

Un brutto segnale che gli investigatori stanno cercando di interpretare per individuare gli autori di diversi atti che il primo cittadino ha definito “vandalici” ma che piuttosto sembrano intimidazioni contro l’amministrazione. Prima una bomba carta lanciata all’ingresso, poi una scritta incisa col pennarello rosso “Questo Palazzo non serve a un c….”, infine una testa di capretto lasciata vicino alla fontanella, su un’inferriata che sporge verso l’antiquarium.

Sul posto la polizia scientifica sta eseguendo diversi accertamenti, coordinati dalla Procura che ha avviato le indagini. Gli episodi potrebbero non essere legati tra loro, in quanto a mandanti ed esecutori.

In riferimentoa quanto accaduto stanotte nel palazzo di Città, il sindaco, Renato Accorinti, in una nota, evidenzia che: “Il vile gesto deve essere stigmatizzato con forza da tutta la nostra comunità. Chiunque ne sia stato autore, sappia che nessuna intimidazione frenerà il percorso che l’Amministrazione tutta sta portando avanti, in assoluta trasparenza e nell’unico interesse dei nostri concittadini. Un percorso di legalità che prende decisamente le distanze da chi invece si muove contro le Istituzioni che vanno difese e tutelate a presidio della civile convivenza”.

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