Protesta dei lavoratori: l’atto d’imperio del Sindaco che vieta l’assemblea della PPMM. Ma è legittimo?

Accorinti precetta la Polizia Municipale in nome della garanzia dell’ordine pubblico. Ma la situazione non è chiara come sembrerebbe. Guardando alla norma non sembrerebbe essere compito dei vigili mantenerlo (l’ordine pubblico).

A dimostrazione di ciò, si fa presente che proprio agli agenti non viene riconosciuta la pubblica sicurezza in busta paga. E proprio le spettanze uno degli argomenti al centro della protesta dei lavoratori del corpo che avevano previsto un’assemblea per le 18.00 di giorno 15.

Ma la Vara senza la presenza della municipale sembra un incubo che l’Amministrazione non vuole immaginare di dover gestire e, per questo, stamattina, il Comandante Ferlisi ha cercato di dissuadere i proprio uomini (e donne) dall’avanzare nel proprio percorso.

Non tutte le sigle sindacali sembrano concordi sul da farsi adesso e si attendono ulteriori sviluppi.

Ma siamo proprio certi che il primo cittadino possa davvero imporre un atto di imperio di questo genere ai dipendenti dell’Ente? Palazzo Zanca si rifà all’articolo 54 del Tuel che attribuirebbe al vertice dell’esecutivo, in circostanze straordinarie, di potersi arrogare questa titolarità. D’altra parte, proprio in merito al seguente articolo è stata sollevata in più occasioni una questione di costituzionalità. Il giudice delle leggi, ad esempio, ha escluso che il potere possa esser fatto valere sulla Polizia Amministrativa locale. I vigili, da par loro, sostengono che l’ordine pubblico non gli spetti tranne diverse disposizioni prefettizie. In effetti, la disposizione parla di ciò aggiungendo anche incolumità pubblica e sicurezza urbana.

Tuttavia la situazione è controversa anche dopo la statuizione della Corte Costituzionale perché viene fatta salva la possibilità del sindaco di intervenire in circostanze straordinarie. Ma la processione della Vara è un evento straordinario? Si possono aprire diversi capitoli a riguardo con paragrafi e argomenti contrapposti. Se da una parte, le feste ferragostane costituiscono un unicum, una situazione a sé, d’altra parte è vero anche che il loro svolgimento non è propriamente una “sorpresa” dell’ultimo momento ma una circostanza prevista, ciclica e pianificata con regolarità.

Guardando bene al famoso articolo del Tuel di cui sopra, la partita si gioca tutta su un “anche“, introdotto al comma 4 della legge nel 2008: “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei princìpi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione”. Ed è quell’ “anche” a fare la differenza e rendere ancora meno chiaro fino a dove possa spingersi il primo cittadino e cosa possa imporre quando e a chi. Tanto per rendere più complicata la vita di tutti, il legislatore lascia che ogni cosa sia coperta da una patina di opinabilità che non consente si abbia una sola e univoca risposta neanche alla più semplice delle domande. Quel che sembra certo è che la vicenda non si chiuderà qui ed è immaginabile che all’interno stesso dei sindacati vi saranno scismi e contrapposizioni tra chi è pronto a mediare nella migliore delle tradizioni politiche e chi, invece, è stufo di vivere in un regime di servitù, dimentico di secoli di lotte per i diritti dei lavoratori.

 

Ordinanza n. 259 del 13/08/2016 Disposizione del Sindaco inerente l’impiego del personale del Corpo della Polizia Municipale per il giorno 15/8/2016 per garantire lo svolgimento della manifestazione religiosa della “Vara”

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