“Libera uscita” con fuga di notizie, le scuse del procuratore Crescenti

Il procuratore capo della Repubblica di Barcellona, Emanuele Crescenti, ha chiesto ufficialmente scusa ai cronisti per la fuga di notizie che, di fatto, ha reso inutile la conferenza stampa su ” Libera uscita”, l’operazione che ha portato a 59 custodiali attenuate con i soli obblighi di firma nei confronti di altrettanti comunali di Milazzo.

Il comandante provinciale della Guardia di Finanza ha preso atto e “mollato” un particolare aggiuntivo: ci sono anche 16 indagati che portano a 75 i fannulloni mamertini colti in fallo.

Era stato il cronista, a nome della categoria, a sollevare il caso della fuga di notizie – era già accaduto un paio di volte con la Squadra Mobile e sempre con assist verso testate palermitane – invitando finanzieri e Procura a indagare.

Meno male che non c’erano custodiali pesanti…

A proposito, Crescenti ha detto che il gip Fabio Gugliotta ne ha negato un certo numero, ma va bene così. Qualche collega ha riportato in vita la Madia e il “li licenzieremo” e la replica è stata ovvia: “Noi pensiamo solo ai processi”.

Non ci sono posizioni apicali tra gli indagati, è stato sequestrato un referto di una partita di basket perché un allenatore risultava al lavoro sul parquet ma ha incassato straordinario “comunale” e, per il resto, serve leggere bene la custodiale.  L’inchiesta è partita nel novembre 2014 su basi confidenziali. (@G.Pensavalli)

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