I precari “guastano la festa” all’Irccs -Piemonte: consegnata petizione a Crocetta e Gucciardi. Intanto CGIL e CISL messinesi esultano per l’accorpamento

In coincidenza con l’evento “#noilostiamofacendo” che l’Amministrazione dell’IRCCS Neurolesi ha voluto per inaugurare i locali dell’Ospedale Piemonte, l’ANAAO-ASSOMED Sicilia ha tenuto un sit-in di dirigenti medici e sanitari con contratti di lavoro a termine (precari) dipendenti delle Aziende Sanitarie regionali.

Durante la cerimonia di consegna dei nuovi locali, l’assessore Gucciardi ha ribadito che non appena sarà definita la rete ospedaliera, i direttori generali potranno procedere alla stabilizzazione dei vincitori di concorso o di chi è in posizione utile nelle graduatorie, bloccate da anni per i Piani di Rientro.

“Ma la Sicilia non può perdere centinaia di dirigenti per i ritardi delle istituzioni – ribadiscono i precari – Le graduatorie allo stato attuale scadranno il 31 dicembre 2016!”

Sono invece felici i sindacati messinesi, che ieri hanno raggiunto il Piemonte per la festa organizzata nei minimi dettagli: gadget, buffet e hostess sorridenti.

In prima linea la FP CGIL che rivendica insieme al Comitato Sanidea, di aver “sponsorizzato in tutte le sedi  cittadine, regionali e nazionali la necessità e l’urgenza dell’integrazione tra l’IRCCS Centro Neurolesi-Bonino Pulejo e l’Ospedale Piemonte di Messina, in quanto unica strada percorribile che avrebbe potuto garantire non solo la salvaguardia dell’intera struttura ospedaliera, ma anche un immediato e notevole incremento sia dei posti letto che delle prestazioni ambulatoriali e diagnostiche già inserite nell’offerta sanitaria dall’IRCCS unitamente al Pronto Soccorso”.

“Apprendiamo con piacere che questa soluzione è condivisa da tutti- questo il commento della Segretaria Generale della FPCGIL Clara Crocè, di Antonio Trino coordinatore sanità e di Guglielmo Catalioto coordinatore Medici”.

A voler “mettere il cappelllo” su l’operazione vincente di accorpamento, anche la Cisl. Tonino Genovese, segretario generale della Cisl Messina, dichiara: “Le nostre battaglie hanno concorso contribuito a salvarne l’esistenza in vita – ricorda – e anche a creare i presupposti per costruire un presidio ancora più importante non solo per la città di Messina ma per tutto il Meridione. Non ci possiamo non ritenerci soddisfatti, anche se oggi tutti vogliono salire sul carro del vincitore, ma le vittorie hanno sempre molti padri. Oggi ci sono presenti tanti, troppi forse, di coloro che avevano sottoscritto la chiusura e la morte del Piemonte”.
Genovese non risparmia una battuta anche al sindaco Accorinti, presente con fascia tricolore: “Se ci fossimo fermati a quanto lui aveva scritto due anni fa oggi non saremmo qui. Abbiamo salvato il presidio di emergenza-urgenza che adesso riteniamo possa e debba essere implementato e incrementato. Restano da risolvere altre problematiche legate al personale, ai servizi e alla riorganizzazione e alla ristrutturazione dell’offerta sanitaria e per questo continueremo la nostra battaglia, con forza e in silenzio come abbiamo lavorato in questi anni. Come Cisl e Cisl Messina riteniamo che aver risolto questo problema non significa aver risolto il problema della sanità nel nostro territorio e il Decreto Balduzzi ci impone un’altra battaglia di civiltà per la nostra provincia”. (@Pal.Ma)

 

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