Unime, consegnato al Prof. Lombardi Satriani il Premio Cocchiara 2016

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Si è svolta presso l’Aula Magna del Rettorato, la cerimonia di consegna del Premio internazionale  “Giuseppe Cocchiara” per gli studi Demo-Etno- Antropologici 2016, il riconoscimento per quest’anno è stato attribuito al prof. Luigi Maria Lombardi Satriani, figura di assoluto rilievo nel panorama delle scienze antropologiche italiane ed internazionali.

Alla cerimonia , organizzata da Unime, dal Comune di Mistretta (centro in cui nacque Cocchiara) e dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari, dopo i saluti del Direttore del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne, prof. Mario Bolognari, dell’avv. Liborio Porracciolo, sindaco di Mistretta e del dott. Benito Ripoli, Presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, è intervenuto  il dott. Franco Megna, segretario generale della della Federazione Italiana Tradizioni Popolari che ha illustrato le motivazione della consegna del Premio al prof. Lombardi Satriani.

Subito dopo il prof. Francesco Faeta, docente di Antropologia culturale e visuale dell’Ateneo, ha presentato il profilo del prof. Lombardi Satriani, già docente di Storia delle tradizioni popolari nel nostro Ateneo tra il 1966 e il 1974. Lombardi Satriani, oltre ad avere insegnato in diverse Università italiane (Napoli, Roma La Sapienza, Unical), ha ricoperto incarichi anche in numerose Università straniere, tra cui quelle del Texas ad Austin (USA) e di S. Paolo (Brasile). La sua attività di ricerca è stata principalmente indirizzata verso lo studio del folklore, della religiosità popolare e della cultura contadina.
Il prof. Lombardi Satriani ha quindi tenuto una lectio magistralis sul tema “Messina come una giovinezza”, in omaggio alla città dove cominciò la sua attività di insegnamento.

Nel corso della Cerimonia  il prof. Marco Centorrino, docente del nostro Ateneo e pronipote del prof. Cocchiara,  ha ricordato la figura di uno dei padri dell’antropologia moderna ed alla cui memoria è dedicato il premio, con una serie di aneddoti familiari sottolineando il suo legame con la città di Messina, nella quale era solito trascorrere le vacanze estive.

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