Sicurezza nelle scuole, Messina fanalino di coda secondo Legambiente

MILANO 22 Giu 2011 - PRIMA PROVA SCRITTA DEGLI ESAMI DI STATO, ESAME DI MATURITA' ALL'ISTITUTO ETTORE CONTI SAVOIA CATTANEO FARAVELLI p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate - MILANO 2011-06-22 PRIMA PROVA SCRITTA DEGLI ESAMI DI STATO, ESAME DI MATURITA' ALL'ISTITUTO ETTORE CONTI PRIMA PROVA DEGLI ESAMI DI MATURITA' ALL'ETTORE CONTI STUDENTI,SCUOLE SUPERIORI,ESAMI DI MATURITA',SCUOLA,ISTRUZIONE - fotografo: Nicola Marfisi / Fotogramma / Fotogramma

Nella graduatoria finale dei comuni capoluogo, che vede i primi tre gradini del “podio” occupati nell’ordine da Piacenza, Parma e Trento, la Sicilia è relegata nella parte bassa della classifica, con Ragusa piazzata al 59° posto, Agrigento al 62°, Caltanissetta al 77° seguita subito a ruota da Palermo che si piazza in 78ª posizione.

Fanalino di coda è Messina all’86° posto, mentre Trapani ed Enna sono escluse dalla graduatoria per incompletezza dei dati forniti, al pari di Catania e Siracusa “che addirittura risultano proprio non pervenute”, sottolinea l’associazione ambientalista.

«L’analisi effettuata da Legambiente – fa rilevare Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia – restituisce un quadro a tinte fosche, veramente sconfortante, sullo stato del patrimonio edilizio scolastico regionale, alquanto datato ed in condizioni affatto rassicuranti: il 69,7% degli edifici è stato costruito prima del 1974, il 20,2% nasce come abitazione e non come scuola, le verifiche della vulnerabilità sismica non sono state eseguite e tantissime scuole rimangono prive delle certificazioni di collaudo statico, di idoneità statica, di agibilità e di prevenzione incendi. In linea con la media nazionale risultano le certificazioni igienico-sanitarie che riguardano il 73,1% del totale degli edifici. In media siamo anche per quanto riguarda gli investimenti per la manutenzione ordinaria, mentre abbondantemente sotto media sono le somme spese per quella straordinaria, cioè quella più urgente.
Fa eccezione Caltanissetta, che negli ultimi cinque anni ha investito sul 65% delle sue scuole. Significativo poi, ma in termini negativi, appare il dato che riguarda l’efficientamento energetico: solo il 7,9% degli edifici scolastici utilizza fonti rinnovabili, con Palermo e Ragusa che forniscono le migliori performance da questo punto di vista».

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