Corruzione elettorale: nella “matassa” di 44 rinvii a giudizio anche Genovese e Rinaldi

Genovese, Rinaldi, l’ex consigliere comunale Paolo David, Baldassarre Giunti, Giuseppe e Cristina Picarella, gestore di strutture sanitarie, e l’imprenditore Paolo Siracusano, dovranno difendersi in Tribunale dall’accusa di associazione “allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti di corruzione elettorale”.

Ci sono anche loro tra i 44 rinviati a giudizio a seguito dell’udienza preliminare scaturita dall‘inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nelle attività e economiche e nella politica.

A processo, quindi, anche il parlamentare Francantonio Genovese, ex Pd transitato in FI, e il deputato regionale Francesco Rinaldi per la parte dell’inchiesta che si occupa delle ultime campagne elettorali per le elezioni regionali del 2012 e quelle politiche ed amministrative del 2013.

La decisione è del gup Maria Vermiglio che ha rinviato tutti a giudizio all’8 febbraio 2017 davanti alla seconda sezione penale del tribunale.

Secondo quanto emerso dall’indagine, attraverso un sistema clientelare avrebbero “ostacolato il libero esercizio del diritto di voto agli elettori” in occasione delle elezioni regionali del 2012, delle politiche del 2013 e delle elezioni amministrative del giugno 2013, in cambio di somme di denaro, generi alimentari, assunzioni presso strutture sanitarie, agevolazioni per il disbrigo di pratiche burocratiche.

Il blitz della Squadra mobile risale allo scorso maggio. Complessivamente gli indagati erano 50 ma in 6 sono stati ammessi al rito abbreviato e per loro è stata fissata un’altra udienza a dicembre.

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