Monforte Sangiorgio, il giro delle botti e dei catoi: la Sicilia antica che c’è (video e fotogallery)

Bicchiere nella sacca appeso al collo per tenere libere le mani, tra un piatto di fagioli con le cotiche e una salsiccia, girando per le strette viuzze del centro storico di Monforte San Giorgio. Un weekend dai profumi antichi quello organizzato dal Gruppo Katabba di Monforte San Giorgio, che anche per questo 2016 ha fatto del Giro delle botti dei catoj e delle carretterie, il 12 e 13 novembre un’attesa sagra dei prodotti di queste terre.

monforte7Un piacevole percorso eno-gastronomico per degustare vini e prodotti gastronomici locali: un menù di 9 assaggi (costo dieci euro) e tanto vino novello (non tutto ovviamente di grande qualità, ma che potete scegliere secondo i vostri gusti).
Ottima la mostarda, e gli spinci con l’uvetta passa, mentre tra i “classici” da non perdere la cucuzza longa che i monfortesi cucinano alla “ghiotta” come i messinesi alla “rummuliata”.
Ma non è certo solo il gusto la molla per raggiungere Monforte SanGiorgio: il bello della sagra è anche l’atmosfera, le cantine, i tipici catoj e le carretterie Monfortesi, dove lanciarsi in balli tradizionali o chiacchierare con gli abitanti del posto, tutti molto simpatici e disponibili a raccontare aneddoti personali che riguardano non solo le pietanze che offrono, ma la storia di quei luoghi antichi, dove le architetture delle case riservano sorprese continue: archi a botte a crociera, a sesto ribassato, botti di dimensioni eccezionali.
Un grazie ai “Picciotti”, uno dei gruppi musicali più apprezzati della sagra, e che a Messinaora hanno dedicato un brano ormai classico della tradizione siciliana, “Malarazza”.

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