Processo il 3 luglio a Patti per 32 di “Scacco matto”

Il Gup del tribunale di Patti ha rinviato a giudizio quasi tutti gli indagati iniziali, che erano 34, coinvolti nell’operazione “Scacco matto”, scattata il 3 luglio 2015 ed eseguita dalla polizia del Commissariato di Capo d’Orlando che smantellò un vasto traffico di droga sulla costa nebroidea.

L’inizio del processo, davanti al collegio giudicante del tribunale di Patti, è stato fissato per il 10 marzo 2017 e due degli originari indagati escono dal procedimento in quanto hanno patteggiato la pena davanti allo stesso Gup. Nel blitz- a fianco degli agenti paladini ci furono anche i poliziotti della Squadra Mobile di Messina- vennero eseguite sei misure cautelari, con altrettanti obblighi di dimora mentre i restanti ventotto indagati furono denunciati a piede libero.

Gli imputati sono tutti giovani, residenti a Capo d’Orlando, Rocca di Caprileone ed altri centri dei Nebrodi, dai 25 ai 35 anni, in uno scenario che nel corso delle indagini ha registrato, come allegato agli atti, ben 70 episodi di cessione di sostanza stupefacente ed il sequestro di cocaina, marijuana e hashish.

“Scacco Matto”, dal nickname di due dei protagonisti dello spaccio, prese vita nell’agosto 2011 quando si verificarono episodi allarmanti di minacce e pestaggi nei confronti di un paio di giovani del posto. Dapprima sberle, poi un pizzino minatorio nella cassetta delle lettere, infine l’incendio del motorino. Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Capo d’Orlando, subito avviate al comando del dirigente, vicequestore aggiunto Giuliano Bruno, chiarirono che a monte c’era il mancato pagamento di una partita di marijuana per 400 euro.

Successivamente gli investigatori riuscirono a ricostruire, ed in molti casi ad intervenire, in singoli casi di detenzione o spaccio delle più comuni e diffuse droghe arrivando così a delineare singole responsabilità ed un quadro complessivo del modus agendi, finanche del linguaggio utilizzato per mettere su piazza e smerciare la droga.

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