Via la Tendopoli, nel 2017 il Palanebiolo torna allo sport

Il 2016 si chiude con una notizia attesa da quanti in questi ultimi anni hanno denunciato la gravità di utilizzare la tendopoli per l’accoglienza dei migranti. Il prefetto Francesca Ferrandino, che dal suo insediamento ha sempre lavorato con il Comune, ricucendo gli strappi istituzionali ereditati dall’ex Prefetto Trotta, ha disposto la chiusura definitiva della tendopoli e la restituzione dell’area all’Università.

“Il ringraziamento della Prefettura va al Rettore Pietro Navarra per la disponibilità e per aver generosamente messo a disposizione, in un momento d’emergenza e negli anni successivi, gli impianti del PalaNebiolo” ha dichiarato la Ferrandino.

La struttura dal 2013 ospitava i migranti sbarcati nella città dello Stretto. Più volte ne era stata sollecitata la chiusura, dal sindaco Renato Accorinti, dai politici che in questi anni hanno fatto visite ispettive e da molte associazioni umanitarie. Al prefetto non sono certamente sfuggiti anche i contributi della stampa (delle scorse settimane la denuncia di messinaora sulla situazione delle minori), che attraverso diverse inchieste hanno messo in evidenza le condizioni disumane che rendevano il Palanebiolo una vergogna per l’intera città.

Un capitolo chiuso, che segna l’inizio di un nuovo percorso per la gestione di quella che non può più essere considerata un’emergenza, ma un fenomeno sociale da amministrare al meglio. (@Pal.Ma)

 

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