Donare sangue: a Piazza Municipio per tre giorni il Presidio Avis

Su iniziativa della V Commissione consiliare, presieduta dalla consigliera comunale, Cecilia 20170802_092905-300x225Caccamo, con l’obiettivo di promuovere l’aumento delle donazioni a Messina al fine di garantire terapie salvavita e interventi chirurgici programmati e in emergenza, fino a domani 4 agosto , dalle ore 8 alle 11,  in Piazza Unione Europea, una tre giorni per la ricerca di nuovi donatori, in collaborazione con AVIS, Fasted onlus e i centri trasfusionali del Policlinico e Papardo.

Stamani davanti al Municipio ha presenziato un’unità operativa dell’AVIS preposta al prelievo preliminare alla ricerca di nuovi possibili donatori di sangue. Presenti all’appuntamento oggi in Piazza Unione Europea, il sindaco, Renato Accorinti, che ha aderito all’iniziativa, e i consiglieri comunali, Cecilia Caccamo, Lucy Fenech, Elvira Amata e Maurizio Rella.

L’invito alla partecipazione è stato rivolto anche a tutti i cittadini dai 18 anni in su. La Commissione ha ringraziato il sindaco Accorinti per avere accolto con favore l’iniziativa ed aver diramato una circolare con la quale sono stati invitati tutti i dipendenti del Comune e della Città Metropolitana a partecipare all’iniziativa.

Per effettuare il prelievo preliminare è necessario venire a digiuno o aver fatto una piccola colazione leggera senza latticini e grassi.

La V Commissione ricorda che è sempre possibile diventare donatori di sangue recandosi tutti i giorni, escluso i festivi, presso i centri trasfusionali del Policlinico o del Papardo, dalle ore 8 alle 11, oppure presso la sede dell’AVIS Messina, in via Ghibellina 150, dalle ore 7 alle ore 11”. Sul sito www.avismessina.org è possibile scaricare il questionario pre-donazione o compilarlo direttamente al momento del prelievo.

Una cronica carenza negli ultimi due mesi, a tappeto in   tutta Italia, che sta mettendo “a rischio terapie salvavita e interventi chirurgici programmati e in emergenza”. Tanto che il Centro nazionale Sangue dell’Istituto Superiore di Sanità avverte senza mezzi termiti che la situazione è ormai al collasso in tutte le Regioni: “Se non verranno accolti gli appelli a donare fatti costantemente dalle associazioni di volontari, anche nelle prossime settimane, generalmente già contraddistinte da un calo delle donazioni – scrive l’ente del ministero della Salute – la rete trasfusionale nazionale non sarà in grado di soddisfare i livelli essenziali di medicina trasfusionale”.

L’allarme è frutto dei dati preliminari raccolti dal Centro nazionale Sangue, secondo i quali – in alcuni giorni di giugno e luglio – si sono superate “le 1.100 unità mancanti su tutto il territorio nazionale”. Il picco è stato raggiunto lo scorso 4 luglio, quando nel sistema informativo che coordina le banche sangue delle regioni italiane sono state inserite 1.130 richieste. Una misura fuori scala rispetto alla carenza media? Non esattamente: “In molti altri giorni si è superata quota 1000, compreso lo scorso sabato, mentre oggi (lunedì 31 luglio, ndr) ne mancano 900. Di contro, le eccedenze non hanno mai superato quota 160″, spiega il Centro nazionale

Emanuele Morabito

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