Sicilia al voto: urne aperte dalle 8 alle 22, ed è già polemica sullo spoglio

Si vota oggi in Sicilia dalle 8 fino alle 22. Si elegge il Presidente della Regione e l’Assemblea della Regione Siciliana. Alle urne dovrebbero recarsi circa quattro milioni e mezzo di persone. “Dovrebbero” perché è proprio il fantasma dell’astensionismo ad aleggiare, sebbene siano stati trasversali gli appelli ad esercitare il diritto del voto.

Ricordiamo che non c’è ballottaggio, diventa presidente chi prende anche un solo voto più degli altri. l voto dei siciliani potrà essere disgiunto: è possibile dare la propria preferenza a un deputato regionale di una determinata lista e scegliere un candidato alla Presidenza di un’altra. Se questa scelta non viene resa esplicita allora avverrà il cosiddetto trascinamento, cioè il voto del deputato scelto diventerà anche il voto per il candidato Governatore della coalizione.

Il conteggio delle schede elettorali comincerà non stasera a urne chiuse ma domani mattina alle ore 8: alla chiusura dei seggi (alle 22) gli exit poll daranno le prime risposte. Per lo spoglio, quindi, si dovrà attendere le 8 di lunedì e lo scrutinio posticipato non è piaciuto a tutti.

“È sbagliato lasciare le urne chiuse per l’intera notte di domenica, non se ne capisce la ragione. Se qualcuno volesse fare il furbo avrebbe maggiori opportunità”, attacca Erasmo Palazzotto di Sinistra Italiana. I candidati Micari e Musumeci: “La legge siciliana va bene”.  Cancelleri invece si dice fiducioso nelle forze dell’ordine, ma sottolineava: “Non capisco il motivo di questa decisione”.

Eppure lo spoglio rinviato al lunedì è una previsione normativa di una legge regionale. Anche nel 2012 si è votato con lo stesso sistema. Il governatore uscente Rosario Crocetta ammette però che “è stato un errore non cambiare la norma in questi cinque anni”:  “Mi rendo conto che è una norma sbagliata – dice Crocetta – e che dovevamo modificarla. Ma io non ho mai avuto una maggioranza e non ho presentato modifiche perché temevo imboscate all’Ars da parte di gruppi di deputati che ne avrebbero approfittato per stravolgere tutta la legge elettorale. Insomma, una proposta di modifica per me sarebbe stata come un cavallo di Troia e ho voluto evitare. Certo, è strano dover aspettare una notta intera. Comunque ho chiesto un maggiore controllo al ministro Marco Minniti non solo per i tanti impresentabili nelle liste del centrodestra ma anche per vigiliare con attenzione nella notte tra domenica e lunedì”.

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