Ardizzone: “Io sindaco? Non lo escludo”

 

Dopo la non rielezione di Giovanni Ardizzone, ex presidente dell’Ars, si guarda avanti. Adesso per il messinese tornato a casa dopo l’esperienza palermitana si potrebbero aprire nuovi scenari politici che lo potrebbero vedere in corsa per la poltrona di Palazzo Zanca.

“Intanto sono avvocato e torno a fare la mia professione. Sto costruendo un programma insieme a tanti. Liberi e forti e’ il nome del progetto che richiama il messaggio di Don Luigi Sturzo – ha spiegato Ardizzone -. Bisogna essere veramente forti sapendo qual e’ il rischio che si corre in una citta’ molto complessa com’è Messina. Certamente, sto contribuendo a scrivere un buon programma”.

Contrariamente a quanto dichiarato ad agosto, quindi, l’interesse di Giovanni Ardizzone potrebbe adesso focalizzarsi sulla città che lo ha voluto in questi anni a Palazzo d’Orleans.  Sull’attuale amministrazione, intanto, dichiara: “Accorinti rappresenta il male minore rispetto a quello che sta succedendo in citta’. Da messinese ho molta tristezza e ho dichiarato che il mio partito in futuro potra’ essere Messina. Abbiamo avuto tanti cambi di casacca, un segretario regionale del Pd che e’ diventato responsabile di FI e che risponde al nome di Genovese, abbiamo nel Pd persone che di sinistra non hanno assolutamente nulla”.

Nel suo programma al primo posto quindi il bene di Messina una città in cui, secondo Ardizzone, “C’e’ da rimanere smarriti”. Il rimedio proposto, allora: “C’e’ bisogno di recuperare tanta coscienza civica a Messina e fare uscire le persone dallo stato di bisogno. Perche’ quando c’e’ questo il voto e’ condizionato”, ha concluso. (Mar.Pa.)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it