Concorso truccato al Policlinico all’8 marzo

di Gianfranco Pensavalli – Il processo per il concorso truccato per addetto stampa del Policlinico di Messina, poi vinto dalla giornalista messinese con tessera calabra Valeria Arena, oggi all’ASL di Biella e Vercelli, è stato aggiornato al prossimo 8 marzo.

Il Collegio, presieduto da Silvana Grasso, preso dell’assenza di molti testi, li ha revocati e dopo l’audizione, tra gli altri, del dg del Policlinico Michele Vullo e dell’ex presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Vittorio Corradino, ha proceduto all’interrogatorio degli imputati.

La dirigente amministrativa del Policlinico e segretaria del concorso, Giuseppa Sturniolo, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Valeria Arena, invece, ha prodotto una certificazione lavorativa ( e dire che aveva testimoniato in processo connesso il 29 gennaio, udienza anticipata per evitarle un doppio viaggio dal Piemonte, nel corso della quale ha reso noto che a Torino c’è un fascicolo disciplinare a suo carico ndr).

Comunque, l’attesa era tutta per il caposervizio di Repubblica, Alessandra Ziniti e l’ex addetto stampa dell’ISMETT, Laura Oddo, che erano presidente e commissaria di Commissione in quell’ormai lontano 2011 e l’ex dg del Policlinico, Giuseppe Pecoraro, accusato di aver prolungato il contratto alla Arena prima di lasciare l’incarico.

Come è noto, almeno stando ai capi d’imputazione, la Commissione avrebbe favorito l’Arena e il secondo arrivato, il professionista Gianluca Rossellini, aveva fatto ricorsi amministrativi, davanti al Giudice del Lavoro e invocato tutela penale.

C’è anche un capo d’imputazione relativo a una firma apposta dall’Arena sul foglio d’esame ma la Ziniti e la Oddo hanno negato di aver corretto compiti “firmati”. Mistero che il pm d’udienza Vinci ha inutilmente cercato di comprendere.

Punto chiave del processo è l’attribuzione del punteggio d’ammissione che avrebbe favorito la Arena, al tempo pubblicista con pochissima esperienza ma che la Commissione ha stravalutato per alcune esperienze da stagista. Tipo addetto stampa all’Ambasciata italiana negli Usa o un’esperienza al TG2.

La verità è che la Oddo e la Ziniti cercavano un “profilo moderno” e i curricula sono stati valutati in maniera che provocherà altri strascichi. Ad esempio, quello di Domenico Davide Gambale è stato definito provinciale, non attinente a temi sanitari e altro che la Oddo ha descritto a modo suo. Come il riferimento al fatto che un pubblicista può essere molto più “interessante” come profilo di un professionista.

Il fatto che una signora che ha dichiarato di aver sempre fatto l’addetto stampa ad alto livello per 30 anni, di avere ispirazione in salsa Usa facendo riferimento a Pittsburg e tirato in ballo Ugo Stille, già direttore del Corriere della Sera, per suffragare la tesi del pubblicista-asso ha convinto zero. Oddo e Ziniti son state concordi nel ritenere straordinario l’orale dell’Arena ma il pm ha voluto una spiegazione sul 24 contro 12, in vero eccessivo. Tradotto: Rossellini non avrebbe mai potuto vincere. E Gambale non aveva la laurea richiesta. Bah.

Pecoraro ha respinto l’illazione sul ruolo della moglie Tiziano Lenzo, collaboratrice di Repubblica, che avrebbe portato alla nomina della Ziniti, mai stata in precedenza in alcun tipo di commissione simile. Ziniti ha dovuto ammettere che, al tempo, pendeva un contenzioso pesantissimo con il rettore del tempo dell’Università di Messina Franco Tomasello e il difensore di Rossellini Lillo Musso ha insistito sui legami esistenti tra Università e Policlinico. E c’è anche una lettera dello stesso Tomasello che magnifica le doti dell’Arena per la sua attività da…stagista.

Arena che è indagata a Reggio Calabria per reato connesso. Si riprenderò l’otto, poi sentenza il 21 marzo.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it