Sciopero degli infermieri: 1 su 3 ha manifestato contro lo sfruttamento della professione

Solo in Sicilia hanno partecipato il 20% degli infermieri contro il blocco dei contratti per 9 anni e la diminuzione dei vincoli sull’obbligo delle pause fra un turno e l’altro. A Messina che è dovuto intervenire il Prefetto per garantire le prestazioni. Duemila le prestazioni saltate e tanti gli interventi rinviati. Moltissime le aziende sanitarie costrette a precettare in massa gli infermieri obbligandoli a lavorare. Diverse sale operatorie sono rimaste bloccate.

A Messina i vertici del Nursind, Ivan Alonge e Massimo Latella, comunicano di aver registrato un’adesione senza precedenti. Oltre 200 infermieri hanno scioperato solo al Policlinico. Una adesione senza precedenti, secondo il Nursind Sicilia, sindacato delle professioni infermieristiche, che ha organizzato anche dei pullman dalla Sicilia per arrivare al grande corteo a Roma dove si stava svolgendo la trattativa all’Aran per il rinnovo del contratto.

Ma non si è arrivato a un accordo vantaggioso per la categoria. La bozza è stata ritenuta, infatti, peggiorativa delle condizioni di lavoro, non solo dal punto di vista economico, dopo il blocco per 9 anni dei contratti, ma anche sotto il profilo professionale, con deroghe agli orari di lavoro e meno vincoli sull’obbligo delle pause tra un turno all’altro.

La carica dei mille infermieri siciliani a Roma ha destato non pochi disagi sull’isola. Il Nursind spiega che probabilmente le aziende si sono rivelate impreparate nel fronteggiare una vera astensione dal lavoro, considerato che nel passato spesso la manifestazioni sono state revocate alla vigilia.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it