Santalco annuncia astensione e attacca: “La variante va ritirata”, De Cola: “Mi denunci se ho compiuto illeciti”

di Marina Pagliaro – La Variante della discordia continua a mietere astensioni e accuse. Questa mattina è stata la volta di Peppuccio Santalco che ha incontrato la stampa per far valere le sue posizioni rispetto al Piano regolatore attualmente in fase di discussione in aula consiliare. Comincia leggendo l’art. 18 della legge n.240 del 30/12/2010 della Regione Sicilia sul rapporto di parentela e di affinità entro il quarto grado che non consente ai consiglieri comunali di deliberare in merito a questioni che, appunto, coinvolgono parenti o affini. Ma rimbalza sull’Amministrazione stessa l’accusa di incompatibilità e, quindi, abuso d’ufficio.

Santalco

“Il Sindaco Renato Accorinti e l’Assessore Sergio De Cola sono personalmente coinvolti con terreni di proprietà del primo e dei nipoti del secondo che ricadono nelle zone che il piano regolatore andrebbe a modificare. – ha detto Santalco – Esattamente come io ho un mio zio che ha proprietà che ricadono nell’area, anche loro dovrebbero astenersi, anzi, non avrebbero dovuto mai chiedere questa variante”.

Annunciando, quindi, di non partecipare più alle sedute dopo aver maturato la certezza del parente coinvolto, comunque, continua con l’analisi della variante che, a suo avviso andrebbe definitivamente ritirata. “Innanzitutto perché Schiera è stato trasferito? – aggiunge, ancora Santalco – Forse perché non aveva dato parere favorevole alla variante, come già era stato messo in chiaro ad Agosto dell’anno scorso?”.

Ulteriori punti di debolezza per Santalco sono, poi, la metodologia di divisone delle aree in particelle e non in zone e la mancanza di un annuncio chiaro alle persone coinvolte. “Conosco delle persone che non sono mai state avvisate del fatto che i loro terreni, dopo la variante, non saranno più edificabili o perderanno di valore – ha proseguito ancora il consigliere – Questo perché l’avviso è stato fatto su giornali a tiratura nazionale e non su quotidiani locali che avrebbero avvisato tutti. Se si approva la variante saranno tante le cose che non si potranno più fare. I cittadini devono sapere che i loro terreno saranno declassati”. Priorità avrebbe avuto, invece, continua Santalco, un approfondimento delle aree a rischio sismico della città utilizzando i fondi del Masterplan. “Manca la zonizzazione sismica di III livello – ha detto – che sarebbe costata 500 mila euro tranquillamente prelevabili dai fondi Masterplan. Invece in questo momento chi non sta costruendo sui terreni coinvolti non sa che questi perderanno valore. Rimarrà invariato, invece, il valore di chi ha messo i propri edifici nella banca dei volumi perché recupererà il 50% del valore”.

A queste accuse Sergio De Cola risponde: “Perché non mi denuncia se ho agito nell’illegalità? Personalmente ho fatto una proposta che la Giunta ha approvato e che adesso sta ai consiglieri deliberare. Devono essere loro, in caso, ad astenersi non io o Renato Accorinti – ha detto – È vero che sono coinvolti anche i miei nipoti, ma questa variante squalifica la loro particella, se avessi voluto tutelarli li avrei esclusi dall’area”. Per quanto riguarda, poi, l’assenza di trasparenza evidenziata da Santalco, risponde l’Assessore: “La legge impone l’invio di raccomandate entro un numero definito di persone coinvolte – continua – In questo caso il numero era compreso in una fascia per cui l’avviso doveva avvenire tramite giornale a tiratura nazionale. Fermo restando che le aree sono state pubblicate anche sull’Albo, come da prassi”.

Attualmente, quindi, Santalco si aggiunge agli altri 9 consiglieri comunali che non possono esprimersi e deliberare riguardo la variante. Per il resto spetterà all’aula, ancora, discutere e decidere. Sicuramente l’Amministrazione non farà nessun passo indietro.

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