Cruel Peter, l’horror messinese di successo internazionale al Museo di Messina

Per “REstate al MuMe”, lunedì 12 luglio, alle 21.30, nei giardini antistanti al Museo regionale di Messina, la Multisala Apollo di Fabrizio La Scala e Loredana Polizzi presenta “Cruel Peter” di Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia (già autori di un altro successo internazionale: “Fairytale”), un horror con al centro il cimitero di Messina e che ha reso la città dello Stretto protagonista cinematografica in tutto il mondo. Per l’occasione, il regista Christian Bisceglia, messinese d’adozione, saluterà il pubblico prima della visione e risponderà dopo a eventuali domande del pubblico.

 

La rassegna

Cinema, teatro e musica sotto le stelle nello scenario unico del Museo regionale di Messina: ecco “REstate al MuMe” fino a settembre, alle 21.30, con posti assegnati all’aperto e in sicurezza. Una rassegna realizzata da una serie di realtà costituite in Ats – Associazione temporanea di scopo in un luogo speciale grazie al Museo e al suo direttore Orazio Micali: l’Apollo srl (con capofila Fabrizio La Scala), l’Accademia Filarmonica, la Filarmonica Laudamo, i Nutrimenti Terrestri e il Teatro dei 3 Mestieri, in collaborazione con Apollo Spazio Arte di Loredana Polizzi.

Per l’acquisto, si consiglia la prevendita online su www.webtic.it per la Multisala Apollo; su www.accademiafilarmonicadimessina.it; ai numeri 090/622505 e 3498947473 per il Teatro dei 3 Mestieri; su www.tiketone.it per Nutrimenti Terrestri; 090/710929 o 3400861640 per Filarmonica Laudamo. In alternativa, la cassa, al Museo, aprirà alle 20.30, nelle serate degli eventi.

“Cruel Peter”

Si tratta di un lungometraggio acquistato in più di 80 Paesi e che ha avuto un notevole successo internazionale. Un film prodotto da Taadaaa, Makinarium, Smart Brands con Rai Cinema e il sostegno della Sicilia Film Commission nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei.
Per la sua realizzazione, tra produzione, interpreti, troupe e comparto tecnico, sono state coinvolte più di un centinaio di persone impegnate per più di quattro settimane nell’area dello Stretto, diventato il set naturale per le riprese. Messinesi e siciliane le location: insieme al Gran Campo Santo, altri suggestivi e storici luoghi cittadini appaiono nella pellicola, come Villa Roberto, Cristo Re e la Basilica Cattedrale ma anche l’ingresso del cimitero milazzese e un’antica villa nel ragusano.

La storia

Messina teatro della breve vita di Peter Hoffmann, il figlio tredicenne di una ricca famiglia di mercanti inglesi. Viziato, prepotente e violento, orienta le sue crudeltà verso animali e servitù, complice la misteriosa madre che copre ogni sua angheria. Ma qualcuno decide che è il momento di fermarlo: Alfredo, il giovanissimo figlio del giardiniere, lo nasconde e relega in un luogo assolutamente inaccessibile. Peter risulta scomparso e quando, soltanto qualche giorno dopo, il terremoto del 1908 distrugge ogni cosa, è ormai troppo tardi. Con un salto temporale di centoundici anni, la vicenda si sposta al 2019: l’archeologo inglese Norman Nash raggiunge Messina insieme alla tredicenne figlia Liz, per lavorare al restauro del Cimitero Inglese all’interno del Cimitero Monumentale della città, uno dei più antichi d’Europa. Nel corso degli scavi, alcuni ritrovamenti lo condurranno al mistero legato a Peter, che segnerà per sempre la vita della sua famiglia.

Il cast

Cruel Peter racconta in modo raffinato la commistione tra cultura britannica e cultura siciliana nella Messina dei commerci in epoca vittoriana. Non a caso il cast è composto da attori siciliani e inglesi: Henry Douthwaite nel ruolo dell’archeologo Nash, la promettente Zoe Nochi, che interpreta la figlia Liz; l’intensa Katia Greco, messinese, nei panni di Bianca e poi la misteriosa madre Rosie Fellner, il crudele e inquietante Peter di Aran Bevan. In più, si ha la partecipazione di Aurora Quattrocchi, Claudio Castrogiovanni (che interpreta lo spirito di un tenente), Biagio Pelligra, Gabriele Greco, Antonio Alveario (maggiordomo), Margherita Smedile (governante), Alberto Molonia (custode del cimitero), Alessio Bonaffini (giardiniere) insieme a Christian Roberto, Angelica Alleruzzo e Arcangelo Ciulla, giovani promesse del cinema siciliano.

Le musiche, evocative, sono di Luca Balboni, con la partecipazione del musicista Tony Canto che nel film interpreta sé stesso ed esegue il brano “1908”, ballata che racconta in musica e parole il dramma del terremoto. Di altro livello pure il cast tecnico: oltre a Makinarium e Voltage Pictures, per produzione e distribuzione, si aggiungono la perizia di Leonardo Cruciano e Nicola Sganga, vincitori del David di Donatello nel 2015 per gli effetti digitali e il makeup integrato del film “Il Racconto dei Racconti” di Matteo Garrone, e la fotografia di Duccio Cimatti.

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