Progetto Capacity, la prima casa acquistata con il contributo del Comune. Domani la firma del primo contratto

di Marina Pagliaro – Integrazione sociale, superamento della logica del ghetto ma anche valorizzazione del patrimonio esistente. Questi gli obiettivi del progetto Capacity, finanziato e approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a cui ha partecipato anche Messina e che darà la possibilità ai senza reddito di acquistare casa grazie a un fondo perduto di investimento di circa 15 milioni e mezzo.

Un programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e delle periferie delle città metropolitana che ha già riconosciuto il primo beneficiario che firmerà domani il contratto d’acquisto per un alloggio di due vani e mezzo oltre cucina e bagni per una superficie di 83 mq, sito in zona Vascone. La prima famiglia a cui sarà dato l’assegno per l’acquisto della casa risulta essere collocata al numero ventunesimo con punti 5 nella graduatoria definitiva degli aventi diritto all’assegnazione di unità immobiliari nell’ambito di “Fondo Saccà” e “Fondo Fucile”, approvata con determina dirigenziale n° 466 del 07/02/2018 del Dipartimento Politiche per la Casa.

La vera novità di questa prima applicazione del progetto Capacity è che chi avrà la casa, potrà darla in eredità ai figli. Sarà, cioè, completamente proprietario. Cosa ben diversa rispetto a chi, invece, riceveva diritto ad alloggiare in una casa popolare senza poterla, poi, trasmettere ai figli che, se aventi diritto, dovevano riprendere la procedura di accesso alle graduatorie. Il progetto Capacity invece da la possibilità ai cittadini, seguendo la graduatoria di assegnazione, di scegliere il proprio alloggio tramite tre opzioni: acquisto di appartamenti dal Comune e messi a disposizione pagando un canone mensile; contribuire alla costruzione di 12 alloggi, dopo aver partecipato a un periodo di formazione; acquistare uno degli appartamenti con il contributo del Comune, fino a un massimo del 75% della spesa totale e un tetto di 80mila euro.

In questo caso la prima famiglia rientra nel caso proprio dell’appartamento che sarà acquistato grazie al contributo di 80 mila euro da parte del Comune. Messina è stata l’unica città della Sicilia ad accedere a questi fondi. Unire, quindi, politiche sociali ed edilizie propio per garantire a numerose famiglie il diritto ad una casa ma anche lavoro risanamento periferico.

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