Amministrative 2018: scissione in casa LeU, “Sinistra italia” appoggia Renato Accorinti

“Malgrado il tempo per una accurata analisi dei risultati delle elezioni nazionali sia stato assai limitato per l’incombere delle amministrative, riteniamo che gli esiti siano chiari e che, in qualità di dirigenti politici, si debba ascoltare la volontà politica della cittadinanza, che ha bocciato il centrosinistra, e che, pur avendo LeU fatto una campagna autonoma e di rottura, ha visto nella compagine nata dalla convergenza di Art. 1, Sinistra Italiana e Possibile, un’appendice di questo centrosinistra responsabile delle politiche e delle riforme che i cittadini considerano sbagliate”.

Questo l’incipit della nota inviata da Sinistra Italia che prende così le distanze da Liberi e Uguali decidendo di appoggiare Renato Accorinti e il gruppo CmdB per le prossime elezioni amministrative.

“Sinistra Italiana, componente della Lista LeU allo stesso titolo di Art. 1, ritiene di non poter aderire ad alcun tavolo del centrosinistra (al cui centro vi è un PD impresentabile) nelle amministrative di Messina, e di dover dare il proprio appoggio programmatico e propri candidati alle liste che fanno riferimento al sindaco Accorinti, attraverso una solidarietà politica con il movimento di Cambiamo Messina dal basso, in continuità e coerenza con la positiva esperienza della lista Centopassi che ha portato all’elezione di Claudio Fava. – continua la nota –  Con la lista Cento passi di Claudio Fava alle regionali eravamo riusciti ad unire l’intera area della sinistra diffusa che andava anche al di là dei partiti, coinvolgendo movimenti e associazioni e ottenendo in città oltre l’8%, segno che i cittadini messinesi avevano salutato con entusiasmo quell’alleanza e che quindi bisognasse continuare su quella linea per le future elezioni amministrative, e non certo quella di rifare il centrosinistra con questo PD, che in modo analogo al centrodestra rappresenta apparati di potere consolidati, clientele e interessi che non possono sostenere i bisogni reali di Messina. Bisogna proseguire nella liberazione della nostra città dai potentati, e noi siamo pronti a farlo con la partecipazione delle forze sane e libere della società messinese”.

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