Brand “Messina” e riqualificazione di impianti sportivi e ricreativi: la proposta di Cateno De Luca

Rilanciare gli spazi dedicati al tempo libero e avviare delle sinergie pubblico-privato per tutelare tutti gli spazi della città per il tempo libero. Tante le proposte di riqualificazione che questa mattina l’On. Cateno De Luca ha presentato in conferenza stampa. “Tutte le strutture sportive risultano essere totalmente inagibili, vecchie e prive dei requisiti necessari – ha detto –  risultando pericolose, inadeguate strutturalmente e non idonee al pubblico utilizzo. La maggior parte degli impianti sportivi, sono stati dati in comodato d’uso a società sportive, già in condizioni non idonee al pubblico utilizzo, con impianti elettrici non adeguati, barriere architettoniche che non facilitano la fruizione per i portatori di handicap, gravi condizioni igienico sanitari, lesioni strutturali dei lastrici solari che rendono, a causa di anni di infiltrazioni, pericolosi o meglio pericolanti i tetti, oltre al deterioramento dettato dal tempo e dalla mancata manutenzione che in taluni casi, anche i comodatari non hanno mai effettuato”.

Cateno De Luca si riferisce agli stadi, il Celeste e il Franco Scoglio, ma anche ai 4 campi di calcio della città (Bisconte, Annunziata, Galati e Massa S.Giovanni). Parla delle condizioni degli 11 palazzetti e delle palestre, dei campi di atletica leggera, delle piscine, dei campi da rugby e tennis e dell’autodromo. Un puntuale stato dell’arte che il candidato sindaco De Luca ha aggiornato per presentare la sua proposta di riqualificazione affidata al designato Assessore per le politiche giovanili e attività sportive Giuseppe Scattareggia insieme al designato Assessore Salvatore Mondello per i lavori pubblici. Il Messina Calcio, poi, diventerebbe un Brand con il sostegno municipale.

L’attuale amministrazione comunale – ha proseguito De Luca –  non interloquisce con l’ACR Messina: il Messina ha chiesto la possibilità di poter usufruire dello stadio San Filippo anche nel periodo estivo visto che la convenzione scade a settembre cosi da poter organizzare amichevoli e/o iniziative che coinvolgono bambini, l’amministrazione comunale ha dato un secco no , il Messina ha chiesto dunque uno sconto sul costo della convenzione ricevendo un altro no pertanto tra qualche giorno il Messina consegnerà la gestione dello stadio San Filippo al Comune revocando la convenzione, usufruendo dello stadio solo per i giorni delle gare. Per poter condividere un ragionamento serio, che possa determinare un circolo virtuoso, appare necessario sottoscrivere una convenzione pluriennale, affinché la società da un lato possa programmare oltre agli eventi sportivi e non anche la manutenzione importante ed eventuali interventi migliorativi dello stadio, accedendo ai fondi messi a disposizione del credito sportivo; dall’altro il Comune avrebbe la certezza di un ritorno in termini economici sia attivi (contributi versati, eventuali quote sugli eventi importanti, ecc.) e lo sgravio della gestione che negli anni aumenta in maniera iperbolica (utilizzo dello stadio, vetustà, ecc.)”.

Il Comune di Messina dovrebbe svolgere il ruolo di regia insieme all’Università e alle istituzioni scolastiche, ma anche collaborando con i privati, per creare un percorso di alfabetizzazione sportiva a partire dai bambini e fino agli adulti, redigendo anche un cartellone di iniziative inerenti gli spettacoli e tutte le attività ludico-ricreative disponibili in città. “Si vuole perseguire l’idea della gestione privata della cosa pubblica è necessario da subito stabilire delle regole certe, valide sia per gli imprenditori, che si dovranno preoccupare di far funzionare l’opera nella totale complessità, sia per la pubblica amministrazione, che deve curare la regia ed il controllo, inteso non in senso vessatorio ma solo ed esclusivamente nell’interesse della collettività.  – ha aggiunto Salvatore Mondello – Concepire lo sport, lo spettacolo ed il tempo libero come “i luoghi degli incontri urbani” e pertanto “centralità che curano e facilitano le relazioni”.

Il Brand Messina quindi non si occuperà soltanto dello sport in città ma ingloberà tutto quanto rappresenta la città di Messina, quindi anche la Vara, Mata e Grifone, le Feste Patronali. Con questo marchio, cioè, si vuole raggruppare tutto ciò che riguarda l’aggregazione culturale e ludica della città attraverso una gestione del Comune di Messina che possa farsi portavoce delle iniziative anche secondo il profilo della promozione turistica. “Nell’ambito del Brand Messina – ha aggiunto Giuseppe Scattareggia – si procederà all’istituzione della scuola degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari messinesi: attualizzare le nostre tradizioni ed antichi mestieri marinare, artigianali e rurali partendo dal censimento anche delle risorse umane ancora vivente per poter insegnare e trasmettere alle giovane generazioni le radici della nostra identità può rappresentare un volano di promozione e di aggregazione con sicuri sbocchi occupazionali. In tale ambito è nostra intenzione realizzare dei Centri Artistici Polifunzionali dislocati nel territorio cittadino (centro – nord – sud e nei villaggi), ovviamente accorpandone più di uno utilizzando quelle strutture di proprietà del comune che allo stato attuale risultano in disuso. Questi centri si dovranno occupare di avviare bambini e giovani alle varie arti quali musica, canto, recitazione, danza, pittura, scultura, tradizioni popolari ed antichi mestieri”. (Mar. Pa.)

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