Usare il referendum anche al comune: l’impegno di quattro candidati con i radicali di Messina

di Marina Pagliaro – L’appello è stato lanciato da Saro Visicaro presidente dei radicali di Messina Associazione “Leonardo Sciascia” rivolto ai candidati al consiglio comunale e ai candidati sindaco di Messina: portare in consiglio lo strumento referendario attraverso l’istituzione del difensore civico affinché anche i cittadini possano tornare a esprimersi non soltanto attraverso il voto ma anche attraverso il referendum.

“Nell’anniversario dell’assassinio di Giorgiana Masi e della vittoria del referendum del ’74 per il Divorzio un incontro con i candidati alle elezioni del 10 giugno per il Diritto ai referendum comunali contro l’oligarchia antipopolare – ha detto Visicaro – La democrazia va estrinsecata ed esistono diversi strumenti. Il referendum controbilancia l’iniziativa di chi governa e amministra, ed esiste anche a livello comunale ma finora non è mai stato messo in pratica”. Ricostruendo la storia dal 1994 a oggi non si è mai fatto uso del referendum a Messina. Nel 2000 all’ex presidente comunale Livio i radicali portarono persino 2000 firme contro l’approdo alla Rada S. Francesco ma sono state rifiutate. “Per attuare un referendum serve il difensore civico – ha aggiunto – ma non è stato nominato nemmeno nel corso di questi ultimi anni. Si è voluta sempre rendere questa figura parziale, come con il Commissario Croce, ma il suo ruolo non va assolutamente sottovalutato”. A favorire il volere dei pochi anche il voto disgiunto insieme al ballottaggio su cui Visicaro invita a riflettere prima del voto. “Se si sceglie un sindaco favorevole al ponte, per esempio, e poi un consigliere contrario non c’è coerenza – ha spiegato – È vero che il ballottaggio è democratico ma la scelta della maggioranza a quel punto si riduce: i partiti, poi, appoggiano un sindaco che prima ostacolavano, come fu nel 2013 quando la maggioranza che ha votato Accorinti all’inizio gli era opposta. Su 250 mila abitanti governa l’oligarchia di pochi”.

A impegnarsi per portare avanti la mozione presentata di Visicaro soltanto i candidati al consiglio comunale Alessandro Russo (LiberaME), Luigi Lupo (Antonio Saitta Sindaco), Palmira Mancuso (Renato Accorinti Sindaco) e Massimo Rizzo (LiberaME). L’assenza di tutti i candidati a sindaco, dell’elettorato di centrodestra e del M5S ha fatto senza dubbio riflettere sulla quantità di liste civiche che sono in fase di presentazione al Comune ma che, poi, non ascoltano le mozioni che nascono veramente dalla società civile.

 

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