Città del futuro, Cateno De Luca propone il suo modello di Messina “smart city”

“Adottare una politica smart significa generare vantaggi economici e noi vogliamo applicare delle tecnologie per ottenere risparmio, efficienza e avere un monitoraggio continuo della situazione complessiva dei servizi cittadini”. A dirlo l’on. Cateno De Luca, candidato a sindaco di Messina che aggiunge: “Ad esempio nel settore dei trasportici potrà essere la riduzione nel consumo di carburante, migliore gestione dei tempi di percorrenza da parte di tutti i cittadini, migliore gestione degli spazi dei parcheggi e anche qui dei tempi per identificazione di spazi liberi e infine benefici ambientali legati alla riduzione di emissioni CO2 sia dei mezzi privati sia dei mezzi pubblici.

Grazie all’utilizzo dell’ICT, possiamo utilizzare le più innovative applicazioni: l’uso di sensori su automezzi pubblici e privati, vie di comunicazione, punti di accesso e incroci, edifici, reti di videosorveglianza, sistemi di tracciamento e tutte le infrastrutture digitali di sostegno alla circolazione di merci e persone. La mole di dati raccolti dai sensori sparsi per la città, confluisce in centrali operative e si tramuta in applicazioni a disposizione del Dipartimento Viabilità del Comune e dell’utente urbano. Anche per l’erogazione di acqua dopo aver messo a posto l’acquedotto, si può puntare sulle tecnologie che mirano alla gestione intelligente delle reti di acquedotto, e che prendono il nome di smart water grids. L’acqua viene condotta alle singole utenze tramite una rete di distribuzione; attuando una distrettualizzazione, si realizza una rete a maglia con delle interconnessioni. I vantaggi di questa soluzione si hanno nel poter chiudere singole condotte senza interrompere l’erogazione nelle restanti, in una pressione di rete più uniforme e in una riduzione generale delle perdite di carico. Una rete di questo tipo ben si presta all’adozione di strategie volte al controllo delle pressioni in rete e alla misurazione delle portate di acqua, al fine di avere un monitoraggio continuo dell’andamento della rete e di individuare la presenza di perdite d’acqua. Il primo passo per individuare le perdite di acqua all’interno di una rete è quello  di installare  misuratori di pressione ed i misuratori di portata in punti determinati della rete di distribuzione e collegati telematicamente, permettendo un’acquisizione in continuo o ad intervalli stabiliti dei relativi parametri. I dati possono essere utilizzati per la realizzazione di un modello della rete di acquedotto al fine di una migliore gestione e ottimizzazione del servizio”.

“Anche l’illuminazione – prosegue De Luca – può adottare principi smart utilizzando i Led. Se unita a sistemi di controllo intelligente, l’illuminazione a Led consente un risparmio fino all’80%. Nelle città la luce bianca migliora la visibilità e offre ai cittadini una maggiore sicurezza. Inoltre, grazie all’illuminazione dinamica a Led è possibile valorizzare i monumenti, creando spazi urbani attraenti per i visitatori. I vantaggi dunque sono più che evidenti: durano più a lungo, consumano di meno, e sono perfetti per la luce digitale, riducendo anche i costi di manutenzione”.

“Infine per i rifiuti – conclude De Luca – dopo aver attivato la raccolta differenziata esistono applicazioni permettono di ottenere una serie di vantaggi in termini di ottimizzazione e riduzione dei costi di esercizio. Applicazioni che consentono il monitoraggio del livello di riempimento dei cassonetti in modo da fornire informazioni precise sull’organizzazione delle attività legate al loro svuotamento. Anche in questo caso i risparmi sono evidenti e riguardano il numero delle uscite dei mezzi dedicati allo svuotamento e conseguentemente i costi legati al personale e al consumo di carburante.

La tracciabilità dei rifiuti trova nell’RFID (Radio Frequency Identification) lo strumento tecnologico per: identificazione fissa e mobile, dati esatti raccolti in automatico per il calcolo della tariffa precisa, stimolo a comportamenti virtuosi degli utenti e rapidità nelle operazioni di prelievo sono alcuni dei plus distintivi che rendono la gestione dei rifiuti smart, resa possibile grazie alle capacità prestazionali di questa tecnologia, con sistemi ritagliati ad hoc per questo comparto. RFID, con la sua capacità di tracciare in modo automatico e massivo i contenitori dei rifiuti, è la “porta tecnologica” per accedere ad un sistema di calcolo della tassa sui rifiuti più preciso ed equo (Tariffa Puntuale), basato sul numero effettivo dei ritiri di rifiuti: così facendo, l’utente è più incentivato a selezionare i diversi tipi di materiali (es. Carta, vetro, metallo, plastico, non-riciclabile), in modo da ridurre al minimo la quantità dei rifiuti residui da smaltire e, quindi, contenere anche la relativa tassazione, il tutto a basso costo di personale per l’ente preposto al servizio di raccolta dei rifiuti, igiene urbana ed ambiente.

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