Verso il ballottaggio: come votare secondo Loteta

di Peppino Loteta * – Eccoci, domenica ballottaggio fra Bramanti e De Luca. Ci sarebbe poco da scegliere. Da una parte, Il ritorno delle famiglie egemoni che per decenni hanno fatto di Messina terra bruciata con la corruzione, il trasformismo, il nepotismo, gli interessi privati a discapito di quelli pubblici. Dall’altra, un personaggio bizzarro e narcisista, dall’eloquio facile e dalle idee strampalate.
Astensione, allora? La tentazione ci sarebbe, ma sarebbe una dichiarazione di resa. Proviamo a ragionare. Se fosse eletto Bramanti, i consiglieri eletti con le sue liste sarebbero diciannove, la maggioranza del Consiglio comunale, formato da trentadue membri.. Vorrebbe dire consegnare la città ai signori di cui sopra. Sarebbero facilmente approvate tutte le decisioni del sindaco e della giunta, nell’impotenza della minoranza del centrosinistra e dei cinque stelle.
Se fosse eletto De Luca, i consiglieri del centrodestra sarebbero solo undici, contro tredici del centrosinistra e sette dei pentastellati. Le liste di De Luca, per effetto della strana legge elettorale in vigore in Sicilia, non avrebbero neanche un consigliere. Il sindaco sarebbe solo, e le opposizioni avrebbero facile gioco nell’impedire che la sua bizzarria partorisse provvedimenti assurdi. Non sarà tutto rose e fiori e ne vedremo delle belle, ma, almeno, non sarà il ritorno al passato.
Conclusione (sofferta): turarsi il naso, come si diceva una volta, e votare De Luca.

giornalista, scrittore, firma politica del Messaggero 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it