Nastri d’Argento: un successo per “Loro” di Sorrentino, pluripremiato “Dogman”, ma la vera star è Ligabue

Di Clarissa Comunale –Una serata magica e tanto cinema al Teatro Antico di Taormina. Tutti i premi dei Nastri d’Argento, che vivono grazie al Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani, hanno decretato un vero e proprio successo per Loro di Sorrentino, il cui film si è aggiudicato una buona fetta di riconoscimenti.
La serata ha contato la presenza di importanti attori, registi e produttori, come Paola Cortellesi, Elena Sofia Ricci, Claudia Gerini, Kasia Smutniak, Massimo Ghini e la rockstar Ligabue.

Come un gatto in tangenziale ottiene tre nastri. Come miglior commedia per Riccardo Milani, per Antonio Albanese come miglior attore di commedia e per Paola Cortellesi come migliore attrice di Commedia. “Abbiamo raccontato qualcosa di impossibile – commenta la Cortellesi – da cui emerge un divario sociale profondo. Bisogna arricchirsi della diversità”. Per Albanese, la commedia propone “uno sguardo sul problema del nostro paese, un dramma che fa ridere”.

Premio alla carriera, per quarant’anni di cinema, a Massimo Ghini: “questo premio potrebbe essere una sorta di pre-pensionamento. Lo condivido con mio padre. Film di importante snodo è stato A casa tutti bene di Muccino; ha calmato i rapporti in casa”.
Claudia Gerini si aggiudica il Premio Nino Manfredi, un premio che lei stessa ritiene “pesante”, perché carico di responsabilità, e del dover “rappresentare tanta vita che Nino ci ha dato”, intenti di cui la Gerini ha dato grande prova in Ammore e malavita e A casa tutti bene. Edoardo Leo è personaggio dell’anno con Smetto quando voglio ed Io c’è. Due pellicole che hanno fatto guadagnare all’attore romano il riconoscimento taorminese.
E se come migliore opera prima vince la Terra dell’abbastanza dei fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, il miglior soggetto va alla rockstar Ligabue, che ritorna sugli schermi dopo venti anni dal successo Radiofreccia.

Made in Italy è stato un progetto di “fortuna ed incoscienza – ha commentato Ligabue – una fatica che nasce da un’anomalia di una canzone che poi ha sancito un concept album”.
Pluripremiata Kasia Smutniak: oltre ad essere stata protagonista di Made in Italy, si aggiudica il premio di attrice non protagonista in Loro di Sorrentino, insieme a Riccardo Scamarcio, insignito dei Nastri D’Argento per la prima volta dopo aver lavorato in settanta film.
Loro è anche miglior sceneggiatura.

È intitolato a Graziella Bonacchi, prematuramente scomparsa all’età di 51 anni, il premio a Luigi Fedele, che si conferma dopo il successo di Piuma: “il cinema ha bisogno del sentimento di delicatezza – ha commentato – dedico questo premio a Barbara Valmorin, che mi ha insegnato a godere di tutto ciò che è diverso da me”. Miglior attrice protagonista è Elena Sofia Ricci per Loro. “È una grande emozione per me ricevere questo premio qui, dal momento che nasco in teatro. Dedico questo premio a chi non viene mai premiato: sarte, macchinisti, e a mia madre, Elena Ricci Poccetto, prima donna scenografa del cinema italiano, che mi ha insegnato il rispetto, l’onestà intellettuale e la dignità”. Riceve anche il premio Wella.

Momento di spettacolo con Serena Rossi e Franco Ricciardi con Bang Bang colonna di Ammore e malavita, una canzone spiccatamente romantica e meridionale, in cui Serena Rossi conferma le sue doti canore.

 

 

La serata si conclude con il pluripremiato Dogman, il film di Matteo Garrone che si aggiudica il premio come Miglior film, regia, miglior attore protagonista per Edoardo Pesce e Marcello Fonte, per la scenografia curata da Dimitri Capuani, per il montaggio a cura di Marco Spoletini e per il Sonoro in presa diretta curato da Maricetta Lombardo (che vince anche per L’intrusa).

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