Il neoeletto Claudio Cardile: “Da oggi sarò il presidente di tutti”

di Marina Pagliaro – Una scelta che ha provocato una spaccatura all’interno del consiglio comunale ma che è ricaduta su di lui come consigliere del centrosinistra più votato alle elezioni e per l’esperienza di consigliere comunale già maturata nel corso della scorsa amministrazione. Claudio Cardile ha vinto su Felice Calabro con diciotto voti contro i dodici del suo sfidante e due schede nulle riportanti la scritta “PD libero”. Il volto già noto del civico consesso, arricchito adesso da una carica ben più prestigiosa, ha messo d’accordo anche il Movimento 5 Stelle. Alleanza decisiva che ha portato alla seconda carica del consiglio comunale l’avvocato piddino mettendo in luce come il supporto che Felice Calabrò ha ottenuto da parte del centrodestra – che lo ha votato e applaudito più volte in aula – provenga forse da chi muove le fila della colazione, e cioè Francantonio Genovese, tranne che per i consiglieri Francesco Pagano Ugo Zante (unici due a non aver abbandonato l’aula dopo la secessione del centrodestra).

Claudio Cardile

“Con tanta emozione presiedo questo consiglio comunale e ringrazio chi ha riconosciuto in me un quotidiano impegno politico per l’interesse della collettività. – queste le prime parole del breve ma incisivo primo discorso da presidente di Cardile – Intendo chiarire che da oggi sarò il presidente di tutti e cercherò di svolgere con impegno e dedizione questo compito”. Non manca di sottolineare le conseguenze di una legge elettorale che ha portato alla poltrona di primo cittadini un candidato che non ha nessun consigliere in aula. “Questo rende più complesso il lavoro di questo ufficio di presidenza che sarà da tramite fra amministrazione e civico consesso – spiega Cardile”. E, nel confronto con il passato, alludendo alla precedente presidenza del consiglio, aggiunge: “Non consentirò a nessuno di denigrare o offendere questa istituzione come è avvenuto in passato. Siamo espressione dei cittadini e siamo stati scelti democraticamente: so che accanto avrò trentuno colleghi con cui lavorare insieme”.

Poi, al nuovo sindaco, un monito e un invito alla collaborazione nonché l’annuncio di buoni propositi di lavoro: “Il rispetto deve esserci da parte di entrambi. – spiega Cardile – Il sindaco questa volta è chiamato a condividere le scelte con il consiglio in contro tendenza con la vecchia amministrazione che portava invece in aula le delibere a poche ore dalla scadenza costringendo l’aula a bere o affogare. Sono convinto che la sua esperienza non metterà in difficoltà la presidenza che con lei collaborerà ma che non esiterà a rappresentarle eventuali mancanze“. Fra i primi impegni che il nuovo presidente dell’aula consiliare ha rimarcato i bilanci, la rimodulazione del piano di riequilibrio, ma anche la gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, la mobilità e il piano regolatore.

Il bis per Nino Interdonato che è stato nuovamente scelto come Vicepresidente  vicario fra le fila di Sicilia futura che nel 2013 – quando fu eletto per la prima volta, prima delle sue dimissioni nel 2017 – era in coalizione con il centrodestra e oggi, invece, dall’altro lato del consiglio. “Inusuale che lo stesso consigliere faccia il vicepresidente vicario per due volte – ha detto brevemente – Sarò a disposizione del presidente e della collega Giannetto per avviare un percorso di adeguamento innanzitutto del regolamento comunale che ancora lacunoso. Concludo con un pensiero per mio padre e mio nonno a cui non posso non pensare ogni volta che entro in questo palazzo”.

La vicepresidente supplente eletta è invece Serena Giannetto del Movimento 5 stelle che, dopo un secondo turno di votazione, è stata proclamata eletta e ha voluto ringraziare la sua coalizione “per essere punto di riferimento non solo politico ma soprattutto umano – ha detto – Mi conoscerete per la mia capacità e la mia praticità”. Ed è subito passata alla richiesta di sostituzione di uno dei quadri dell’aula consiliare.

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