“Lasagne assassine”, e invece no: assolto un rosticcere di Falcone

Un incubo durato otto anni, che si è concluso con una assoluzione per Edoardo Recupero, gestore di una rosticceria di Falcone, accusato di omicidio colposo. Il 10 agosto 2010, infatti, furono acquistate nella sua rosticceria delle lasagne che, secondo l’accusa, avrebbero causato la morte di G.M. una donna di 74 anni di Messina, perchè contaminate dalla salmonellosi.

Al termine della requisitoria il Pm Lavinia Andriolo aveva chiesto due anni di reclusione per Edoardo Recupero, difeso dall’avvocato, Nino Favazzo ed un anno per Santa Fiorello, 58 anni, di Milazzo, il medico che all’epoca era in servizio al Pte di Falcone, difesa dagli avvocati, Fabrizio Formica e Francesca Minasi. Anche la dottoressa è imputata di omicidio colposo.

Per l’accusa le lasagne vendute dalla rosticceria, una volta consumate, avrebbero provocato l’intossicazione e la morte; mentre  il medico si sarebbe attivato in ritardo.

Il tribunale ha dato credito alla difesa di Recupero, ribadendo l’insussitenza della prova che l’intossicazione fu determinata dalle lasagne. Chiuso il caso per Edoardo Recupero, il processo prosegue per la dottoressa Santa Fiorello.

In questo processo si sono costituiti parte civile i familiari della donna.

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