Risanamento, gli interventi lampo di De Luca: entro fine ottobre lo sgombero, la demolizione entro dicembre

“O ELIMINANO LE BARACCHE O ELIMINANO IL SINDACO DI MESSINA!”. Esordisce così il sindaco Cateno De Luca attraverso la sua pagina Facebook per spiegare le conseguenze dell’incontro di ieri sera in prefettura con il Prefetto Vicario Maria Carolina Ippolito. Sul tavolo l’ordinanza sindacale n.163 riguardante lo sgombero e la demolizione delle baracche.

“Eccellenza io non posso essere lasciato solo a gestire oltre cento anni di ipocrisia e malagestio. – ha dichiarato il sindaco – Il Governo Nazionale deve prendere atto e dichiarare lo stato di emergenza abitativa con apposite procedure d’urgenza e relativi fondi diversamente io sono pronto ad esercitare comunque le mie prerogative di massima autorità locale in materia di igiene e salubrità e di protezione civile”.

Detto fatto. Entro il 31 ottobre Cateno De Luca ha quindi disposto lo sgombero di tutte le persone e cose da tutte le strutture abitative che insistono nei 7 Ambiti di risanamento, la contestuale recinzione e messa in sicurezza e vigilanza dei siti. Immediatamente successiva sarà l’azione di demolizione, entro il 31 dicembre prossimo, di tutte le strutture abitative. Si tratta degli insediamenti abitativi che riguardano l’ambito “A” Annunziata; “B” Giostra, Ritiro e Tremonti; “C” Camaro e Bisconte; “D” Fondo Saccà; “E” Gazzi Fucile e via Taormina; “F” Santa Lucia e San Filippo; “G” Bordonaro e San Filippo Alto.

“Io non so cosa mi succederà però, dopo aver analizzato quasi 30 anni di chiacchiere dalla famosa legge 10/90, mi sono convinto che le istituzioni regionali e statali debbano essere messe di fronte al fatto compiuto. – commenta su Facebook De Luca – Ora vediamo chi tenterà di fermare un percorso irreversibile che apre scenari delicati e pericolosi. IO FACCIO IL SINDACO!”.

Adesso tocca al segretario generale e ai dirigenti dei Dipartimenti coinvolti rendere efficace il piano e attuarlo secondo il calendario disposto da De Luca. Non è chiaro tuttavia dove verranno sistemati gli abitanti sgomberati.

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