Messina, il “civismo” torna “piano piano”

Il vandalismo, la “barbarie”, sono dure da sconfigere. Soprattutto quando il concetto di “bene comune” rimanda ai più l’idea che la proprietà non è di tutti ma di nessuno. Così è stato un brutto episodio quello che si è verificato nella galleria Vittorio Emanuele dove è stato vandalizzato il pianoforte messo a disposizione dei cittadini grazie ad un progetto nato dalla collaborazione tra l’assessore alla Cultura Federico Alagna, l’assessorato collettivo “Antonello” ed il maestro pianista messinese Giovanni Renzo.

Vedere quel sedile divelto, il coperchio della tastiera danneggiato, la sporcizia intorno, ha suscitato l’indignazione di molti e l’amarezza di chi in prima persona ha sposato la “fiducia” di poter mettere a disposizione di chiunque il pregiato strumento musicale.

Ma oggi all’indignazione è seguita l’azione. E’ stato lo stesso ex assessore Alagna, accopagnato da un gruppo di attivisti di Cambiamo Messina dal Basso, a rimettere in sesto il pianoforte.

“In molti in queste ore hanno commentato l’incuria in cui versava il pianoforte pubblico della Galleria e la rottura dello sgabello dicendo: “Che vi aspettavate? Questa è Messina”.
Ma per me Messina è anche quello che vedo in queste immagini – ha detto Alagna –  diverse persone che stamattina hanno raccolto l’invito lanciato nella serata di ieri, senza organizzazione, senza comunicati, con il solo passaparola social e non, e sono venute a dare una mano a pulire, a capire cosa fosse successo allo sgabello e come si poteva sistemare”.

Nelle prossime ore e già domattina tutto dovrebbe tornare al suo posto. (pal.ma)

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