Dall’Ammazza Messina al “Salva Messina”: De Luca con i sindacati che approvano

di Marina Pagliaro – “Durante questi due giorni siamo passati dal conflitto al confronto con i sindacati. Alcuni sono rimasti al conflitto, per noi invece abbiamo ottenuto un grande risultato. Il tavolo tecnico permanente di confronto per noi sarà importante anche durante l’approvazione dei bilanci”. Con queste parole il sindaco Cateno De Luca ha inaugurato un momento di stabilità nel suo rapporto con alcuni organi sindacali, con cui ha discusso il Salva Messina durante un tour de force lungo tutto il fine settimana che ha impegnato le due parti per produrre un nuovo documento che passerà, adesso, all’analisi e al voto dei consiglieri comunali. Tante le rassicurazioni arrivate sia per i lavoratori che per i tagli ai servizi sociali. Per quanto riguarda infatti i primi nessun licenziamento in vista ma sicuramente un metodo di assunzione che non prevederà né i concorsi pubblici né il reclutamento interinale. “Una concertazione come quella fatta da noi – ha continuato il primo cittadino – porta a modifiche e gli elementi ci sono stati e ci sono state le capacità di rimanere al tavolo sapendo che era un percorso in cui ognuno di noi dava suggerimenti. Per questo abbiamo un testo conclusivo che ha fatto modificare alcune posizioni e la più eclatante è stata quella della pulizia del palazzo“.

Sicuramente, dunque, il personale di Palazzo Zanca sarà riorganizzato secondo quanto più volte annunciato da De Luca. I finanziamenti all’Atm erogati dal Comune eliminati dal riequilibrio mentre per i servizi sociali i tagli non saranno del 50% (cioè di 9 milioni e mezzo) ma pari a 7 milioni di euro con la possibilità di trarre fondi sia dal bilancio che extra. La manovra complessivamente sarà di 23 milioni di euro. Di cui 3 milioni circa per l’assorbimento dal bilancio corrente per la riduzione dei trasferimenti da parte della Regione.

Soddisfatti i sindacalisti. “Abbiamo aperto una nuova pagina di democrazia – ha detto Tonino Genovese segretario generale della CISL – Il quadro debitorio è pesante ma non così pesante come per Catania o Palermo. Le partecipate vanno potenziate e i lavoratori devono trovare soddisfazione e piena occupazione dando contributo straordinario perché vanno riqualificati e riprofessionalizzati se e dove serve. Chi non se la sente deve dirlo subito. Adesso che il consiglio comunale faccia proprie queste decisioni approvando i riequilibrio entro fine novembre per rasserenarci”. Brevi ma egualmente soddisfatti gli altri rappresentanti dei lavoratori. “Volevamo la certezza di cosa ci fosse in gioco – ha detto Pietro Fotia della FIADEL – Ancora non c’è stato nessun licenziamento e su questo piano ho la certezza anche che quando andrò alla MessinaServizi non parleremo di privatizzazione sperando non ci sarà il fallimento. Io continuerò a portare avanti le istanze dei lavoratori”. Soddisfazione anche da parte di Letteria Sciuto della Cisal e Antonino Sciotto di Ugl. Infine, per quanto riguarda il dissesto Cateno De Luca avvisa: “Se MessinAmbiente fallisce il rischio per Messina resta”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it