Salva Messina, De Luca torna ad aggredire i sindacati: per Uil “preoccupante questione democratica”

Continua la “maratona” sul Salva Messina, che, ricordiamo, dovrà necessariamente essere esitata entro il 22 novembre dal consiglio comunale che (di fatto) non ha ancora un testo definitivo da valutare. Un testo che come tela di Penelope è ancora al vaglio delle forze sindacali, chiamate ad armonizzare le “rivoluzioni” a scapito di lavoratori e cittadini. Ma l’atmosfera, dopo la manifestazione di piazza, non sembra affato cambiata, come descrive Uil in una nota:

“Ancora una volta il sindaco di Messina De Luca, evidenzia la sua assoluta ed irredimibile allergia al dissenso e al diritto di critica che sono gli elementi fondamentali della democrazia. Ieri al termine della tre giorni di confronto sindacale abbiamo presentato le nostre idee e le nostre proposte in maniera costruttiva ed entrando nel merito di ogni argomento nei singoli tavoli tematici; in quella sede abbiamo legittimamente espresso le nostre valutazioni e le nostre riserve rispetto alle conclusioni portate avanti dall’amministrazione comunale. Conclusioni caratterizzate da luci ed ombre in quanto, pur nelle sostanziali ed enormi modifiche apportate rispetto al documento del 12 ottobre, permangono molteplici elementi di preoccupazione che investono: 1) il futuro dell’Atm e dei suoi lavoratori; 2) le reali prospettive di MessinaServizi e delle sue maestranze; 3) la concreta salvaguardia di tutti i lavoratori dei Servizi Sociali; 4) il rispetto delle previsioni contrattuali dei dipendenti comunali. A fronte di questi veri e propri macigni, abbiamo legittimamente deciso di non sottoscrivere il nuovo documento del sindaco.

A seguito di questa saggia e giusta posizione sindacale e successivamente al documento unitario di CGIL e UIL presentato dal Segretario confederale Pasquale De Vardo, è vergognosamente ripresa l’azione di dileggio e calunnia, sopita solo per qualche giorno, che il sindaco  ha reiteratamente portato avanti nei confronti di Cgil e Uil.

Le contumelie e le offese espresse da De Luca durante il suo sproloquio conclusivo, rappresentano ulteriore materiale e corposa documentazione che andranno ad aumentare il già ricco dossier che sarà utilizzato a conforto della denuncia-querela che stiamo approntando per difendere la dignità e l’onorabilità della nostra organizzazione sindacale. In tal senso comunichiamo sin d’ora che eventuali risarcimenti saranno devoluti ai lavoratori che, inevitabilmente soffriranno le conseguenze occupazionali e salariali che deriveranno dalla assoluta inconsistenza dei reali progetti di sviluppo del territorio che caratterizzano l’amministrazione De Luca. Alla luce degli ultimi elementi auspichiamo che il Consiglio comunale valuti con estrema attenzione le scottanti questioni che dovranno essere affrontate con la giusta attenzione al fine di difendere tutti i posti di lavoro, nessuno escluso.

Purtroppo, l’atteggiamento di queste ore del sindaco di Messina fa emergere con lampante chiarezza il tema del rispetto delle idee e delle opinioni altrui. Insomma, oggi, a Messina, per precisa ed esclusiva responsabilità del sindaco De Luca sta emergendo una grande e preoccupante questione democratica che non può essere sottovalutata, nè sottaciuta. Tutto il resto sono solo chiacchiere!!” lo hanno dichiarato rispettivamente Ivan Tripodi e Pasquale De Vardo rispettivamente Segretari Generale e organizzativo UIL Messina.

Intanto il sindaco Cateno De Luca non fa un passo indietro rispetto all’aggressione verbale, e ieri sera sulla sua pagina fb ha continuato a scrivere: “L’attuale dirigenza UIL
e CGIL non accetta di essere relegata al ruolo naturale che le compete? Ce ne faremo una ragione!”

 

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