Richiesto da Alessandro Russo aggiornamento del Regolamento della Riserva di Capo Peloro (video)

Stamattina in conferenza stampa Alessandro Russo, consigliere di LiberaMe, accompagnato dal campione mondiale di canottaggio Giovanni Ficarra, ha chiesto che venga rivisto il Regolamento approvato nel 2001 che doveva, almeno nei suoi dettami, far rispettare quanto stabilito dal D. Regionale 21/06/2001 che ha istituito la riserva naturale di Capo Peloro. La riserva divide l’area lacuale di Capo Peloro in due settori Area di riserva “A” che comprende Lago di Ganzirri e Lago di Faro, e Area di riserva “B” Che comprende Canali di collegamento interglaciale e linee di costa.

L’intervento, richiesto dal Consigliere, fa particolare riferimento all’area “A” e si concentra su due questioni: la prima riguarda le inefficaci attività di presidio e controllo dell’Ente gestore, nella fattispecie la Città Metropolitana, che sono state ampiamente documentate in un dossier, e che di fatto mostrano  “la presenza di rifiuti di ogni genere e di numerosi scarichi diretti sui laghi”; la seconda si riferisce alle attività consentite nei due Laghi il Regolamento prevede sia l’attività tradizionale di molluschicoltura che “praticare il dipartimmo nautico senza l’uso di mezzi a motore, salvo il rispetto delle modalità fissate per la tutela dell’integrità ambientale e con le limitazioni poste dell’Ente gestore nei periodi dell’anno e nelle zone in cui possa risultare di pregiudizio alla sosta e alla nidificazione della specie dell’avifauna selvatica”.

Come ha spiegato Giovanni Ficarra, dirigente  della Canottieri Peloro, risulta nei quasi del tutto impossibile svolgere attività da diporto “nonostante il regolamento le permetta. Abbiamo l’autorizzazione all’utilizzo di 700 metri di lago su 1,7 km per vogare con le nostre imbarcazioni. Non abbiamo alcun impatto sulla popolazione animale – continua Giovanni Ficarra – e se c’è è positiva, perchè sembra che da quando la riserva è stata istituita le specie di uccelli che arrivano nel lago grande a Ganzirri sono aumentate: e in questo periodo, l’unica costante, in mezzo a decine di variabili, siamo stati noi canottieri. Vogliamo poter essere messi in condizioni di remare in maniera tranquilla, nel rispetto dell’ambiente e delle regole.”

In conclusione le richieste del Consigliere di LiberMe “A distanza di oltre vent’anni dagli studi scientifici e di ricerca che hanno motivato correttamente listituzione della Riserva di Capo Peloro , occorre effettuare nuovi studi a nuove analisi per comprendere quanto e siano cambiate le condizioni che hanno portato all’individuazione delle prescrizioni ai fini della tutela dell’avifauna, e in più in generale verificare che le prescrizioni norme e divieti siano stati effettivamente rispettati. Per far questo è necessario un tavolo tecnico in cui sieda un’autorità terza,  enti , quali l’università o il Cnr, che certifichino in maniera scientifica e inattaccabile se quel regolamento introdotto nel 2001 sia ancora oggi valido o vada modificato. ” (Ivana Parisi)

Conferenza stampa sulle condizioni di gestione della Riserva Naturale Orientata di Capo Peloro.

intervista a Alessandro Russo e Giovanni Ficarra sulle condizioni di degrado del Lago Grande e di quello Piccolo, oltre chedei canali di collegamento tra essi e tra essi e il mare. Verranno,infine, presentate delle proposte per aggiornare alcune previsioni delRegolamento di gestione, datato 2001, per renderlo più compatibile conla vocazione marittimo – turistica della zona

Publiée par MessinaOra.it sur Mercredi 13 mars 2019

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