Istituito il parco archeologico di Tindari, fortemente voluto dal compianto Tusa

Con decreto n. 13 del 25 marzo il Presidente della Regione, nella qualità di assessore ai Beni Culturali ad interim, ha firmato l’istituzione del Parco archeologico di Tindari. La nuova struttura entra a far parte del sistema regionale fortemente voluto e promosso da Sebastiano Tusa e oggi confermata da Nello Musumeci.

La richiesta di istituzione formulata dal soprintendente Micali l’8 maggio 2017, e accompagnata dalla proposta di perimetrazione elaborata dalla direttrice della sezione archeologica, Gabriella Tigano, coadiuvata da Maria Ravesi e Claudio Casamento, include le aree e i beni demaniali dell’area archeologica di Tindari, della villa romana di Patti , della villa romana di San Biagio a Terme Vigliatore, del sito e area archeologica di c/da Cardusa a Tripi, del sito archeologico di Gioiosa Guardia a Gioiosa Marea, del sito archeologico Viale dei Cipressi e dell’Antiquarium a Milazzo. Alla proposta di perimetrazione, accolta dall’assessore regionale Carlo Vermiglio con decreto n. 3827 del 30 agosto 2017, è seguita la perimetrazione definitiva che è stata sottoposta ai comuni interessati i quali l’hanno condivisa e approvata.

Il parco si estende su un’area di 329.852 mq. corrispondente al demanio regionale che interessa un’ulteriore superficie pari a 1.265.801 mq. di area già gravata da vincoli archeologici.

Il decreto firmato dal presidente Musumeci ha dunque concluso l’iter proposto dalla Soprintendenza e nello stesso tempo ha aperto una pagina nuova di valorizzazione del patrimonio archeologico della nostra provincia.

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