Teatro in carcere: significativo momento di condivisione e integrazione con gli studenti del Maurolico e  Jaci

Il 15 aprile, con inizio alle ore 15:30, nella sala convegni “Don Puglisi e Beppe Alfano” degli Uffici Giudiziari Minorili (Viale Europa 137) di Messina, sarà messa in campo la VI Giornata di teatro in carcere in collegamento con il World Theatre Day 2019. Un’iniziativa insolita che premia l’arte, e il teatro in particolare, come momento di crescita individuale e di gruppo. Nella stessa sede, andranno infatti in scena, uno dopo l’altro, lo spettacolo “Totò il buono”, con la regia di Angelo Campolo, rappresentato dai minori e dai giovani adulti in carico al Servizio, e “Medea Malamater”, lo spettacolo prodotto in interscuola da Liceo Maurolico e Istituto Jaci con la regia di Sasà Neri nell’ambito del progetto “Web Writer Teatr’Art”. Un’iniziativa il cui valore è chiaramente indicato nell’invito rivolto dalla dott.ssa Maria Palella, direttore dell’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni  di Messina, del Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità, alle prof.sse Giovanna De Francesco e Maria Rosaria Isgrò, dirigenti scolastiche rispettivamente di Maurolico e  Jaci, e alle professoresse referenti del laboratorio teatrale, Maria Sorace e Gisella Camelia, oltre che alla compagine del laboratorio.

Si tratta – si legge nell’invito – di “un significativo messaggio di condivisione e integrazione”.  Un momento che, “alla presenza dell’Autorità Giudiziaria minorile, dei minori in carico e degli operatori a vario titolo coinvolti nei progetti socio-educativi individualizzati, costituirà una valida occasione per testimoniare e valorizzare l’esperienza vissuta da tutti i ragazzi, i quali avranno l’occasione, in uno scambio di esperienze, di ripercorrere il lavoro svolto, nel rispetto e nell’ascolto dei sentimenti e dei ricordi di ciascun partecipante”.

“Medea Malamateer”, dopo il debutto a Milano al Festival Thauma della Cattolica, torna dunque nella città in cui vivono e studiano i suoi giovanissimi attori. Ma non per la prima volta. Grazie al tramite della Dott.ssa Maria Baronello, assistente sociale del Dipartimento della Giustizia Minorile, e genitore di una alunna del Liceo Maurolico, lo spettacolo è stato replicato, fuori da ogni pubblicità, al fine di consentire al Servizio Minorile di verificare la qualità e il “senso” trasmesso con l’opera teatrale. Ed è stato proprio in questa circostanza che è nata l’idea di far incontrare i due laboratori.

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