Articolo 1 con Bartolo alle Europee, Maraflavia Timbro in segreteria nazionale

Il 2 maggio scorso, nel corso della Direzione Nazionale di Articolo Uno, il Segretario Nazionale on. Roberto Speranza ha designato i componenti della Segreteria Nazionale che lo coadiuverà nel percorso di ricostruzione della sinistra. Inoltre l’Assemblea Provinciale di Messina ha deciso relativamente alle Elezioni Europee, con di sostenere la candidatura di Pietro Bartolo il medico di Lampedusa schierato dal Pd.

Con grande orgoglio per il nostro territorio, Maria Flavia Timbro, già componente della Direzione Regionale di Articolo Uno, è stata indicata da Roberto Speranza quale Responsabile nazionale legalità e la lotta alle mafie.

In un momento così delicato per il Paese e per la sinistra – dice Timbro – questo incarico mi inorgoglisce e, al contempo, mi richiama alla necessità di un impegno ancora più incessante: la sinistra torna ad ascoltare e dare voce ai territori!

La delega che Roberto Speranza mi ha assegnato è delicata e complessa come la mia terra, ma dimostra, ancora una volta, che Articolo Uno è uno dei pochi partiti che non hanno paura di parlare di legalità e di contrasto a tutte le mafie.

Di fronte all’inerzia di questo Governo sui temi della lotta alla corruzione e alla criminalità, di fronte all’operato – a tratti illiberale- di alcuni Ministri, recuperare e difendere i valori della legalità ha un sapore rivoluzionario e necessario.

Non si è ancora compreso che le mafie non sono un fenomeno emergenziale, ma sono a tutti gli effetti un fenomeno strutturale del nostro Paese.

La battaglia di Articolo Uno sul tema sarà realmente efficace solo se nei mesi che ci aspettano riusciremo a far comprendere che una reale lotta alle mafie non può prescindere da una severa lotta alle disuguaglianze che lacerano questo Paese.

Ringrazio – conclude Timbro- il Segretario Nazionale per la fiducia che mi ha dimostrato, ma ringrazio, soprattutto, i miei compagni di strada, i compagni del partito messinese e i compagni siciliani tutti, perché questo incarico non è frutto di un percorso personale, ma è, piuttosto, il doveroso riconoscimento politico ad una comunità intera che, in una terra aspra e meravigliosa come la nostra, continua a farsi argine di fronte al dilagare delle peggiori destre possibili che minacciano la tenuta dello stato democratico.”

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