La gioia di seguire Cristo sulle orme di San Francesco

di Fra Giuseppe Maggiore – Che Francesco di Assisi a distanza di secoli attragga ancora non è una novità. Il suo modo di seguire Cristo è ancora attuale, bello e avventuroso. Il mondo oggi appare sempre più secolarizzato, sembra aver perso la bussola dei valori, i giovani sembrano distratti, disorientati, quasi storditi da ciò che li circonda…

Me è davvero così? Spesso tendiamo ad assumere uno sguardo pessimista sui giovani di oggi o, peggio ancora, rimpiangiamo nostalgicamente i ‘tempi andati’, i conventi e seminari pieni di ragazzi che si preparavano alla vita religiosa o sacerdotale, spesso ci piangiamo addosso come se oggi lo Spirito non soffiasse più. Questa è una tentazione pericolosa. Papa Francesco, nella Christus vivit, ci mette in guardia: «Oggi noi adulti corriamo il rischio di fare una lista di disastri, di difetti della gioventù del nostro tempo. (…) Lo sguardo attento di chi è stato chiamato ad essere padre, pastore e guida dei giovani consiste nell’individuare la piccola fiamma che continua ad ardere, la canna che sembra spezzarsi ma non si è ancora rotta. Così è lo sguardo di Dio Padre, capace di valorizzare e alimentare i germi di bene seminati nel cuore dei giovani».

Questa piccola fiamma a quanto pare nella Provincia del Santissimo Nome di Gesù dei Frati Minori di Sicilia, continua ad ardere: due giovani Fra Angelo e Fra Alessandro terminato il noviziato hanno emesso nelle mani di Fra Antonino Catalfamo, Ministro Provinciale, per la prima volta il voti di obbedienza, castità e povertà. Con la professione temporanea raggiungeranno gli altri giovani frati a Messina per intraprendere l’iter formativo e accademico all’Istituto teologico San Tommaso.

Ieri mattina alla presenza dei Frati, un giovane alcamese ha vestito il saio francescano per intraprendere l’anno di noviziato che si svolgerà al Santuario della Verna, luogo dove San Francesco ha ricevuto le stimmate.

Ieri pomeriggio a Chiaramonte Gulfi, quattordici frati professi temporanei hanno rinnovato la loro professione religiosa nelle mani di Fra Antonino, per poter proseguire ancora nel cammino a cui sono stati chiamati.

Oggi essere frati minori, consacrarsi al Signore, significa essere veri uomini e profeti che sanno parlare con Dio per poter parlare di Dio con il linguaggio di un amore autentico che si traduce non tanto con le parole ma con una vita vissuta che sia testimonianza del Vangelo di Cristo.

Il mondo oggi non ha bisogno di predicatori, ma di uomini di Dio che vivano fra la gente, che sappiano ascoltare e che sappiano servire, frati che non facciano puzza di naftalina ma che odorino di pecora, quella smarrita ai crocicchi della strada. Uomini di Dio che abbiano il suo sguardo e il suo sorriso.

 

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