Assegnazione di beni confiscati alla mafia: nota del dirigente servizi tecnici Amato

Si ricaverà frumento biologico dal terreno confiscato alla mafia nel cuore del Nisseno dove il piccolo Giuseppe Di Matteo trascorse un periodo della sua prigionia prima di essere sciolto nell'acido su ordine di Giovanni Brusca. Sono appena iniziate, infatti, a Vallelunga Pratameno (Caltanissetta) le operazioni di aratura dei 20 ettari di terreno confiscati al boss Alfonso Scozzari. Successivamente verrà seminato il frumento biologico necessario per produrre la pasta, che sarà commercializzata su scala nazionale. ANSA

In riferimento all’articolo di stampa pubblicato dalla Gazzetta del Sud lo scorso mercoledì 9, nel quale si riporta che il Comune di Messina non avrebbe aderito all’assegnazione di beni confiscati alla mafia, il dirigente Servizi Tecnici Antonio Amato precisa che “tale affermazione non ha riscontro veritiero in quanto la riunione tenutasi giovedì 3 alla Prefettura, alla quale ha partecipato un funzionario del Servizio Patrimonio del Comune, aveva solo natura preliminare con la consegna da parte dell’ANBSC della documentazione riguardante gli immobili confiscati, che sarà sottoposta, previa istruttoria degli uffici, alle valutazioni dell’Amministrazione comunale in vista della Conferenza dei Servizi che si terrà il prossimo giovedì 31”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it