Anci e richieste al Governo: De Caro riunisce i sindaci metropolitani, unico assente De Luca

Assente il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca, che ha mandato l’assessora comunale Dafne Musolino (che non ha un ruolo nella Città Metropolitana) a partecipare alla video conferenza convocata dall’Anci proprio sull’emergenza sanitaria. Forse perchè troppo impegnato ad ultimare l’ordinanza “coprifuoco”, che sfida politicamente il decreto “io resto a casa” a cui aggiunge misure più restrittive, fermo restando il rischio di vedersi impugnare l’atto: intanto è bastato annunciarlo per generare allarme e disorientamento tra i cittadini, anche perchè molti giornali nazionali danno già per fatta la chiusura totale di tutti i negozi.

Ecco intanto cosa gli altri 13 sindaci metropolitani italiani hanno concluso dopo la riunione:

“Ho avvertito l’esigenza di riunire i sindaci metropolitani, per ascoltarli anche coralmente, visto che individualmente l’interlocuzione è continua con tutti gli strumenti a disposizione, perché noi in questa emergenza abbiamo diversi compiti e viviamo grandi e specifiche difficoltà”. Dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, al termine della riunione in videoconferenza che ha coordinato con i sindaci di Roma, Virginia Raggi, di Milano, Beppe Sala, di Torino, Chiara Appendino, di Napoli, Luigi de Magistris, di Palermo, Leoluca Orlando, di Genova, Marco Bucci, di Bologna, Virginio Merola, di Venezia, Luigi Brugnaro, di Firenze, Dario Nardella, di Catania, Salvo Pogliese, di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e il vicesindaco di Cagliari, Roberto Mura.
“Dobbiamo applicare il decreto ‘Io resto a casa’ – spiega Decaro – che va anche calato nelle diverse realtà: il rischio di assembramento, che va evitato, può riguardare i mercati in Sicilia e al sud e le piadinerie in Emilia. Un confronto è necessario per avere interpretazioni uniformi. I sindaci sono poi anche alle prese con le esigenze di dare risposte alle aziende e alle attività produttive del territorio. Infine, ciascuno di noi ha di fronte i problemi dell’“azienda Comune” che va incontro a una crisi, come tutte le altre aziende, vista la inevitabile riduzione delle entrate. Ho raccolto le voci dei miei colleghi, che ringrazio per la immediata disponibilità a questa riunione e per il contributo vario e ricco che ciascuno ha portato. E mi sono preso il compito di trasferirle all’attenzione del tavolo di coordinamento con il governo, del quale faccio parte con i presidenti delle Regioni. Abbiamo deciso di elaborare una piattaforma di richieste molto concrete: chiarimenti e misure finanziarie di emergenza, soprattutto per Comuni con maggiori difficoltà di bilancio”.

 

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