Appello di Arci Messina al Consiglio “subito convocazione su gestione fondi per emergenza”

«Non vorremmo che la gestione di ingenti risorse pubbliche sia decisa esclusivamente dagli Organismi esecutivi, senza alcun confronto formale con il Consiglio Comunale eletto». Parole del comitato territoriale Arci Messina, che dopo la richiesta avanzata nelle scorse settimane sollecita nuovamente la calendarizzazione urgente di una seduta del Consiglio comunale, evidenziando l’importante ruolo di vigilanza e controllo del Civico consesso in democrazia e nella fattispecie per quanto riguarda la gestione e l’erogazione dei fondi destinati alle famiglie in difficoltà.

«Nei giorni scorsi – scrivono – Governo e Regione Siciliana hanno trasferito liquidità ai comuni del nostro territorio, per affrontare le prime fasi dell’emergenza socio-economica COVID-19. Alcune Giunte comunali, come ad esempio quella del Comune di Messina, hanno deliberato la rimodulazione delle risorse inizialmente destinate alla realizzazione di progetti sociali finanziate da fondi europei, per incrementare il fondo comunale per l’assistenza dei cittadini in difficoltà. Si apre dunque una fase in cui i Comuni, l’Istituzione territorialmente più vicina ai cittadini, saranno i principali responsabili della gestione e dell’erogazione di risorse che nel breve e nel medio periodo serviranno ad accompagnare la fase di rilancio delle economie locali. A nostro avviso, è necessario gestire questa fase con collegialità democratica e non solo con ordinanze o delibere di Giunta. Per ripristinare la necessaria dialettica democratica è dunque fondamentale che si calendarizzino al più presto sedute del Consiglio Comunale, richiamandolo alla sua funzione di indirizzo politico e controllo amministrativo».

«In molti comuni italiani, le Giunte si sono confrontate con i consigli comunali per discutere e approvare appositi piani di gestione delle risorse destinate all’emergenza e schemi di bilancio malgrado l’eccezionalità del periodo. Nelle scorse settimane – proseguono – avevamo rivolto un appello sull’utilizzo degli strumenti digitali per non fare andare in quarantena anche la democrazia. La risposta è stata timida e tranne qualche contatto tra i consiglieri e la Giunta via skype, non ci risulta, ancora, la calendarizzazione di una seduta di Consiglio in grado di discutere ed approvare atti. E il messaggio di ieri del Sindaco Cateno De Luca durante una sua diretta, che anticipa di una riunione di Giunta fissata per la settimana prossima alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale, per definire l’allocazione delle risorse, non fa ben sperare. Ci appelliamo dunque ai consiglieri comunali che intendano ancora esercitare il ruolo per cui sono stati eletti e cioè quello di controllo, di gestione della “res pubblica” ed anche di critica costruttiva alle determinazioni del Primo Cittadino, a sottoscrivere un’unica richiesta urgente di convocazione del Consiglio Comunale, ricorrendo all’art. 39 del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, che testualmente recita: ‘’il Presidente del Consiglio Comunale è tenuto a riunire il consiglio in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste”.

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